Rimpatriati i tre violentatori africani del Concertone: è servito il permesso delle toghe

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By V maggio 9, 2025 16:39

Rimpatriati i tre violentatori africani del Concertone: è servito il permesso delle toghe

Roma, Finalmente Rimpatriati i Tre Stranieri Violentatori del Concertone, ma Serve il Permesso dei Magistrati: È una Vergogna!

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Roma, 9 maggio 2025 – I tre cittadini stranieri accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ventenne durante il Concertone del 1° maggio a Roma sono stati rimpatriati oggi pomeriggio, come comunicato dal Viminale. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi aveva richiesto la misura nell’immediatezza del fatto, e grazie al pronto intervento degli agenti e alla collaborazione della vittima, i tre maghrebini, di età compresa tra i 22 e i 25 anni, sono stati arrestati tra la folla di centinaia di migliaia di persone. Ma ciò che fa ribollire il sangue è che per espellere questi criminali sia stato necessario il permesso dei magistrati: un ostacolo burocratico che umilia le vittime e mette a rischio la sicurezza degli italiani!

Infatti in un altro caso:

Magistrato blocca espulsione africano che minaccia figlia Meloni

I tre, entrati in Italia con una richiesta di permesso di soggiorno per motivi di studio – una scusa che puzza di abuso del sistema – hanno visto i loro percorsi di regolarizzazione annullati dall’ufficio immigrazione. Dopo l’arresto, il questore ha emesso un provvedimento di trattenimento al CPR, ma solo oggi, a seguito della convalida del giudice, è stato possibile procedere con l’espulsione immediata e il rimpatrio. La rapidità dell’azione delle forze dell’ordine è encomiabile: in mezzo a una folla immensa, hanno identificato e bloccato i responsabili, evitando che fuggissero. Ma perché, ci chiediamo, un Paese sovrano deve aspettare il nulla osta di un magistrato per rimpatriare individui che commettono crimini così gravi?

Questo non è un caso isolato. A Macerata, Ibii Ngwang, il camerunese che ha minacciato la figlia di Giorgia Meloni, è ancora in Italia perché un giudice della Corte d’Appello di Ancona ha bloccato l’espulsione voluta da Piantedosi. A Bologna, Zakaria Azmami, un marocchino clandestino che ha accoltellato passanti, non può essere rimpatriato perché il Marocco non lo riconosce. E ora, anche per questi tre violentatori, è stato necessario l’ok di un giudice. È un sistema assurdo, che lega le mani al Governo e lascia i cittadini in balia di stranieri che vedono l’Italia come un terreno di caccia. Il Rapporto Univ-Censis lo conferma: il 67,3% delle donne ha paura di tornare a casa di notte, e le violenze sessuali sono aumentate del 34,9% in 5 anni. Quante altre vittime dobbiamo contare prima che si agisca?

Basta con questa follia! Il Governo deve avere il potere di espellere immediatamente chi delinque, senza dover chiedere il permesso a magistrati che troppo spesso bloccano i rimpatri con cavilli burocratici. Serve una riforma radicale: espulsioni forzate senza il veto dei giudici, chiusura dei confini, schieramento dell’esercito per proteggere i cittadini.

Rimpatriati i tre violentatori africani del Concertone: è servito il permesso delle toghe ultima modifica: 2025-05-09T16:39:32+00:00 da V
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