Leone XIV vieti a scuole cattoliche di portare bambini in moschee
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Papa Leone XIV, vieti alle scuole cattoliche di portare i bambini a pregare nelle moschee: un tradimento da fermare
“L’Islam non si integra, invade”, gridava Oriana Fallaci, e le sue parole risuonano oggi più che mai. Le immagini di bambini di scuole cattoliche portati a pregare in moschee, costretti a inginocchiarsi verso la Mecca e a recitare preghiere davanti a un imam, sono un tradimento che fa gelare il sangue. Questo scandalo, riportato per primo da Vox, è un oltraggio e un cedimento all’islamizzazione strisciante. Papa Leone XIV, eletto il 15 maggio 2025, deve agire con fermezza: vieti immediatamente alle scuole cattoliche queste visite, che non sono dialogo ma sottomissione.
Le immagini di bambini, alcuni di appena 8 anni, in una moschea di Bologna, mostrano una realtà inquietante: maestre e preti che, sotto il pretesto dell’“incontro interreligioso”, obbligano i piccoli a partecipare a riti islamici, alieni alla loro fede. Questo non è rispetto, ma un tradimento della missione educativa cattolica, che dovrebbe formare i giovani nella verità del Vangelo, non nell’indifferentismo religioso. La Fallaci aveva ragione: tali iniziative non favoriscono l’integrazione, ma l’invasione culturale, aprendo le porte a un’Islam che, in molte realtà, non ricambia con pari apertura.
Papa Leone XIV, noto per il suo rigore dottrinale, ha l’occasione di porre fine a questa deriva, iniziata sotto Francesco e perpetuata da figure come il cardinale Zuppi, che per fortuna non è stato eletto. Un decreto chiaro è necessario: le scuole cattoliche devono smettere di portare i bambini a pregare nelle moschee. La Chiesa deve difendere la sua identità, non svenderla. I fedeli lo chiedono: che il nuovo papa ascolti il loro grido e protegga la fede delle nuove generazioni.
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