Autista bus picchiato a sangue da immigrato abituato a viaggiare gratis
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Arezzo, Autista Massacrato da un Immigrato: La Violenza Straniera Dilaga sui Nostri Autobus!

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Un altro episodio sconvolgente scuote la nostra città e grida giustizia! Simone Pennacchini, un autista di 54 anni di Autolinee Toscane, è stato brutalmente aggredito mentre era al volante, pronto a partire per il tragitto da Arezzo a Sansepolcro. L’aggressore, un immigrato trentenne già noto per la sua arroganza e per viaggiare senza biglietto, lo ha colpito vigliaccamente alle spalle, sferrandogli pugni in faccia e una botta in testa con un anello di metallo. Simone, con il volto tumefatto e il sangue che sgorgava copioso, è svenuto per il dolore, mentre una ventina di passeggeri assistevano terrorizzati. È l’ennesima vittima dell’ondata di violenza portata dall’immigrazione incontrollata che sta trasformando i nostri mezzi pubblici in campi di battaglia!
L’autista, un uomo con vent’anni di esperienza, ha raccontato: “Non me l’aspettavo, sono rimasto spiazzato e non ho potuto difendermi”. Dopo il pestaggio, è stato soccorso dai colleghi e portato in ospedale, dove è stato visitato per la seconda volta. La polizia ha bloccato l’aggressore vicino alla stazione, ma questo non basta a fermare l’orrore! I sindacati lanciano l’allarme: “Servono controlli costanti, i passeggeri senza biglietto aggrediscono se li riprendi. Così non si può andare avanti!”. Autolinee Toscane risponde con il progetto “Toscana Sicura”, dotato di videosorveglianza, e promette cabine chiuse per proteggere gli autisti, ma il problema è più profondo: è l’intera società che sta crollando sotto il peso di questa invasione!
Non è un caso isolato: a Firenze, un uomo ha “sequestrato” un’autista in tramvia; in un altro episodio, un autista è stato preso a pugni in faccia. I dati parlano chiaro: nel 2025, gli episodi di violenza sui mezzi pubblici sono in aumento, e gran parte sono legati a immigrati che non rispettano le regole! Serve tolleranza zero: espulsioni immediate, chiusura dei confini, controlli ferrei! Gli italiani come Simone meritano sicurezza, non di essere massacrati sul posto di lavoro. Basta con questa immigrazione che porta solo violenza e caos! Riprendiamoci le nostre città!
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