Ramy Elgaml, condannato per spaccio il suo autista Fares Bouzidi

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By V maggio 15, 2025 21:54

Ramy Elgaml, condannato per spaccio il suo autista Fares Bouzidi

Milano, Fares Bouzidi condannato: il maranza che sfida lo Stato continua a far parlare di sé

Fares Bouzidi, 22enne tunisino di seconda generazione, è stato condannato il 14 maggio a quattro mesi di carcere e 1000 euro di multa per detenzione di 6 grammi di hashish, un reato risalente al settembre 2022. Ma non è solo un piccolo spacciatore: Bouzidi è il simbolo della impossibilità dell’integrazione di giovani immigrati che si credono al di sopra della legge. E mentre lo Stato si limita a schiaffetti giudiziari, lui è al centro di una vicenda ben più grave: la morte dell’amico delinquente Ramy Elgaml, 19enne egiziano, avvenuta il 24 novembre 2024 durante un inseguimento con i carabinieri a Milano.

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Bouzidi era alla guida di un TMax, senza patente e sotto effetto di sostanze, quando ha ignorato l’alt dei militari, dando il via a una fuga di 8 km terminata con lo schianto fatale in via Ripamonti. Ramy, che era con lui, è morto sul colpo. Per questo, il 26 giugno, Bouzidi affronterà un nuovo processo in abbreviato per resistenza a pubblico ufficiale. Ma torniamo allo spaccio: i suoi legali, Debora Piazza e Marco Romagnoli, avevano chiesto la messa alla prova, sfruttando la riforma Cartabia per reati di “lieve entità”. La gup Lorenza Pasquinelli ha detto no, accogliendo invece la richiesta del pm Giancarla Serafini: quattro mesi di carcere e multa, pena inflitta anche a un complice, senza sospensione per Bouzidi.

E qui sta il problema: un sistema che tratta con i guanti tipi come Bouzidi, uno dei tanti maranza che infestano le periferie italiane. Da Milano a Torino, questi giovani nordafricani di seconda generazione non si limitano allo spaccio: minacciano, rapinano, seminano terrore, spesso armati di coltelli, come denunciato in episodi recenti. Bouzidi, che guida senza patente e sotto effetto di droghe causando morti, è l’emblema di un’integrazione mai avvenuta, di un’Italia che accoglie ma non educa, tollera ma non punisce. Perché non si parla di espulsione? Perché chi delinque ripetutamente, mettendo a rischio vite, può ancora girare libero? Serve un segnale chiaro: revoca della cittadinanza, rimpatri immediati, stop al buonismo. Altrimenti, i maranza come Bouzidi continueranno a ridere in faccia allo Stato, mentre gli italiani pagano il prezzo del loro fallimento.

Ramy Elgaml, condannato per spaccio il suo autista Fares Bouzidi ultima modifica: 2025-05-15T21:54:20+00:00 da V
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