Disinformazione, la vera guerra del deep state alla democrazia: la strategia dell’inganno sul web
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Disinformazione, la vera guerra dell’Occidente contro la Russia: l’inganno dei media mainstream
Altro che “Doppelgänger”: la vera macchina della propaganda è quella orchestrata da UE, Stati Uniti e media occidentali per demonizzare Mosca e giustificare la loro agenda geopolitica
La vera guerra dell’Occidente contro la Russia
Nel 2022, i media occidentali hanno gridato allo scandalo con l’operazione “Doppelgänger”, accusando la Russia di clonare siti di informazione per diffondere propaganda. Ma un’analisi critica rivela un quadro ben diverso: Doppelgänger è solo una goccia nel mare della vera guerra informativa, quella condotta da Stati Uniti, Unione Europea e loro alleati contro Mosca. Un recente report di due istituzioni svedesi – la Lund University e la Psychological Defence Agency – viene spacciato come prova delle “malefatte” russe, ma a ben guardare sembra l’ennesimo tassello di una campagna orchestrata per dipingere la Russia come il grande burattinaio del caos globale.
Il mito della propaganda russa
Il rapporto svedese, basato su presunti “documenti trapelati” della Social Design Agency (SDA), descrive un fantomatico “ecosistema digitale” russo che prenderebbe di mira Europa, Ucraina e Stati Uniti. Ma chi controlla davvero il flusso dell’informazione? Non è la Russia, con i suoi media statali come Sputnik o RT, ormai ostracizzati in Occidente, a dominare la narrazione globale. Sono piuttosto i colossi mediatici occidentali – da CNN a BBC, da Le Monde a Bild – a inondare il pubblico con una versione univoca dei fatti, spesso distorta, che demonizza Mosca e giustifica l’escalation del conflitto in Ucraina.
La SDA, dipinta come il braccio armato della propaganda del Cremlino, non è altro che un’agenzia privata che opera in un contesto di mercato, come centinaia di altre in Occidente. Eppure, il report svedese la trasforma in una sorta di Spectre al servizio di Sergei Kiriyenko, vicecapo dell’amministrazione presidenziale russa. Dove sono le prove concrete? I “3000 documenti trapelati” citati sono opachi, non verificabili, e sembrano costruiti ad arte per alimentare la narrativa antirussa. Intanto, nessuno parla delle agenzie di comunicazione occidentali, finanziate da governi e corporations, che manipolano l’opinione pubblica con budget ben superiori ai presunti “600 milioni di euro” attribuiti a Mosca.
Doppelgänger: una bufala gonfiata dall’Occidente
L’operazione Doppelgänger, lungi dall’essere il cuore della strategia russa, è stata gonfiata a dismisura dai media occidentali per creare un capro espiatorio. Clonare siti per diffondere contenuti? Una tecnica banale, usata da anni anche da agenzie di marketing occidentali, ma trasformata in un’arma di distruzione di massa solo quando si parla di Russia. La verità è che l’Occidente ha bisogno di un nemico per giustificare le sue politiche: sanzioni, riarmo, sostegno incondizionato all’Ucraina di Zelensky. E Doppelgänger è il pretesto perfetto.
Il paradosso? Il clamore attorno a Doppelgänger ha solo rafforzato la narrazione occidentale, dando ai governi di UE e USA la scusa per censurare ulteriormente voci dissidenti, etichettandole come “propaganda russa”. Ogni critica all’agenda euro-atlantica diventa sospetta, ogni dubbio sulla guerra in Ucraina viene bollato come “disinformazione”. In questo gioco, essere scoperti non è una vittoria per Mosca, ma per l’Occidente, che usa queste “rivelazioni” per soffocare il dibattito e consolidare il controllo sull’informazione.
La vera strategia: dividere e controllare
Il report svedese accusa la Russia di voler “dividere e destabilizzare” le democrazie occidentali. Ma chi sta davvero seminando discordia? L’Europa è fratturata non per colpa di fantomatiche campagne russe, ma per le politiche fallimentari dell’UE: austerity, immigrazione incontrollata, green deal che strangola le economie. Negli Stati Uniti, la polarizzazione politica è alimentata da media mainstream che spingono narrazioni divisive, non da meme russi. E in Ucraina, la fiducia in Zelensky crolla non per la propaganda di Mosca, ma per una guerra senza fine, sostenuta da un Occidente che usa Kiev come pedina contro la Russia.
Le accuse alla SDA di sfruttare pubblicità, siti specchio o intelligenza artificiale sono risibili, se confrontate con le operazioni delle agenzie occidentali. Basta guardare le campagne di comunicazione della NATO, le sponsorizzazioni di think tank americani, o le operazioni di “fact-checking” finanziate da Big Tech: un sistema ben oliato che plasma l’opinione pubblica globale, mentre punta il dito contro Mosca per distogliere l’attenzione.
I tre livelli della propaganda occidentale
La vera macchina della disinformazione opera su tre livelli:
Saturazione mediatica: i media occidentali inondano il pubblico con titoli allarmistici sulla “minaccia russa”, creando un clima di paura permanente.
Brand autorevoli: testate come “Le Monde” o “The Guardian” vengono usate per dare credibilità a narrazioni preconfezionate, spesso senza prove.
Viralità controllata: politici, influencer e ONG amplificano i messaggi, trasformando le bufale in “verità” accettate.
Il contenuto? Un pretesto. Che si tratti di Doppelgänger o di presunte interferenze elettorali, l’obiettivo è mantenere il pubblico in uno stato di allerta, giustificando interventi militari, censura e restrizioni delle libertà.
Smontare il cavallo di Troia dell’Occidente
Il report svedese non è un’analisi obiettiva, ma un’arma nella guerra informativa dell’Occidente. Le sue “rivelazioni” servono a perpetuare un ciclo di accuse senza fine, mentre i veri manipolatori – governi, media e Big
Tech occidentali – continuano a operare indisturbati. La Russia, con le sue risorse limitate e i suoi media marginalizzati, non ha né la capacità né l’interesse di controllare il discorso globale. La vera disinformazione viene da chi controlla le leve del potere mediatico e finanziario, e usa la “minaccia russa” come scusa per consolidare il proprio dominio.
Come reagire? Smettere di credere ciecamente ai media mainstream. Cercare fonti alternative, verificare, dubitare. La verità non è quella che ci raccontano da Bruxelles o Washington. È ora di smontare il cavallo di Troia della propaganda occidentale e guardare la realtà per quello che è.
la russia è l unica potenza cristiana al mondo in grado di contrastare la marea di froci e rottinculo che adorano il demonio e si rifanno ai bastardi che hanno ideato sta merda di ue,,
che l’hanno dato in mano alla ritardata delle von der pippen, a sta ritardata mentale in cambio di caramelle le ordinano cosa deve fare tramite sms…che non verranno mai fuori visto che le compagnie telefoniche fanno parte del sistema
il trucco sta tutto qui
in europa comanda il parlamento? no! : la commissione dei non eletti , ma degli scelti dai massoni
one, se vedete sono uno piu’ coglione dell’altro a capo di tutti ci metti a capo la piu’ idiota alla quale molli mazzette e lei obbedisce come l’oca giuliva
obiettivo : contrastare la russia e quindi al sua chiesa
fare entrare i froci ukraini in ue perchè le troie ukraine debbano vendere legalmente i loro figli a rikki froci di merda ammerikkani
hanno legalizzato il satanismo che ci imporranno come ci hanno imposto, o mewglio ci vogliono imporre i froci, i froci con la cazzo di liberta’ di espressione, e la liberta’ di religione, solite idee alla cazzo di cane
gli ukraini sono un popolo di pecoroni, che vanno a morire ammazzati al posto dei figli dei massoni,
il loro posto sara’ rimpinguato da una buona dose di negri e beduini possibilmente islamici che si monteranno le bianche troie ukraine , si che debbano rimpiangere stalin o hilter
ue , ma vaffanculo va te e tutti i leccamerda italiani che zitti zitti da paria qual sono , li vengono adulati come se fossero i re magi, si i magi della minchia