Macerata, immigrato semina il terrore in un bar: picchia e minaccia di morte poliziotto
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Macerata, immigrato semina il terrore in un bar: botte e minacce di morte a un agente, quando finirà questo scempio?

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Il centro storico di Macerata è di nuovo teatro di violenza: venerdì sera, poco prima di mezzanotte, un extracomunitario ha trasformato un bar di piazza Mazzini in un campo di battaglia. Minacce, insulti e caos, fino a un’aggressione brutale contro un agente fuori servizio che ha avuto il coraggio di intervenire. L’uomo, dopo aver inveito contro i clienti, ha rivolto al poliziotto epiteti schifosi – “Poliziotto di m…” – e minacce di morte: “Io c’ho un coltello, vi accoltello a tutti e due, e a te ti ammazzo”, ha urlato, portando una mano dietro la schiena come per estrarre un’arma.
L’agente, dopo essersi qualificato, ha cercato di calmarlo, ma è stato aggredito: l’immigrato ha tentato di colpirlo con una sedia, costringendo il poliziotto a difendersi con un’altra. Solo l’arrivo dei colleghi dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico ha riportato la calma, bloccando lo straniero e garantendo la sicurezza dei presenti. L’agente ha riportato lievi lesioni, con una prognosi di sette giorni, mentre l’aggressore è stato denunciato in stato di libertà per violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Ma il problema resta: perché un immigrato violento può girare indisturbato, seminando terrore in un bar?
Non è un caso isolato: lo scorso weekend, in piazza Cavour, un altro straniero ubriaco ha molestato passanti, mentre un furto in un negozio di abbigliamento ha completato il quadro di degrado. Macerata è sotto scacco, e gli immigrati – spesso irregolari o di seconda generazione – sembrano agire senza paura di conseguenze. Lo Stato dov’è? Una denuncia non basta: servono espulsioni immediate, controlli serrati, stop a un’immigrazione che porta solo caos e violenza. I cittadini meritano di bere un caffè senza rischiare la vita. Basta col buonismo: Macerata vuole sicurezza, ora!
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