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Catania, Gambiano Molesta una Donna e Aggredisce i Poliziotti: Obbligo di Firma Anziché Rimpatrio!

Catania, 20 maggio 2025 – Un episodio sconvolgente ha scosso Catania: un 19enne gambiano si è spogliato davanti a una donna in pieno centro, in via Etnea, per poi inseguirla con intenti minacciosi. Quando i poliziotti sono intervenuti, il giovane si è scagliato contro di loro con pugni e calci, continuando a opporre resistenza anche in questura. Ma la decisione delle autorità è un insulto: anziché arrestarlo e rimpatriarlo, è stato disposto solo l’obbligo di firma. È l’ennesima prova che lo Stato protegge i delinquenti immigrati e abbandona i cittadini al loro destino!

Catania, un 19enne gambiano si è spogliato davanti a una donna per poi inseguirla, si è scagliato con pugni e calci contro i poliziotti, sia durante l’arresto, sia in questura.

Arrestato? Rimpatriato?

No! È stato disposto solo l’obbligo di firma. pic.twitter.com/54xFKuDx72

— Francesca Totolo (@fratotolo2) May 20, 2025

L’aggressione è avvenuta ieri pomeriggio: la donna, una 34enne catanese, ha denunciato di essere stata terrorizzata dal gambiano, che dopo essersi denudato l’ha inseguita per un tratto di strada. Gli agenti, giunti sul posto, hanno dovuto affrontare la furia del 19enne, che li ha colpiti violentemente, ferendo due poliziotti, uno dei quali ha riportato contusioni al volto. Nonostante la gravità dei reati – violenza sessuale, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale – il gambiano, già noto per altri precedenti, non è stato né arrestato né rimpatriato: l’obbligo di firma è una beffa per le vittime e per i cittadini.

Questo non è un caso isolato: a Torino, una gang nordafricana ha pestato un ragazzo; a San Marco, un gambiano ha devastato auto e aggredito agenti; a Modena, un tunisino ha aggredito una 65enne, costando 76mila euro ai contribuenti. Lo Stato, con leggi lassiste come la Legge Zampa, permette a questi immigrati di restare in Italia, liberi di molestare e aggredire. Basta con questa invasione! Serve azzerare gli sbarchi, revocare i permessi e procedere con rimpatri forzati. Catania non può essere ostaggio di immigrati violenti: fuori i criminali dall’Italia, ora!