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Lucca, ex poliziotto aggredito da immigrato ghanese: l’ennesima vergogna dell’immigrazione incontrollata

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Lucca, città di storia e bellezza, è teatro di un nuovo scempio. Giovanni Bertolli, ex poliziotto appena pensionato, ha avuto il coraggio di intervenire in difesa di un ragazzo gettato a terra e picchiato selvaggiamente da un immigrato ghanese. Risultato? È stato a sua volta aggredito, mentre il responsabile, identificato dalle autorità, è stato subito rimesso in libertà. Questo episodio, riportato da fonti locali il 20 maggio 2025, è l’ennesima prova di un sistema marcio che premia i criminali stranieri e abbandona gli italiani.

Bertolli, un uomo che ha dedicato la vita a proteggere i cittadini, non ha esitato a rischiare la propria incolumità per aiutare un giovane in pericolo. Ma invece di essere ringraziato, ha subito la violenza di un ghanese che, come troppi altri, circola indisturbato nelle nostre città. E la beffa? Il colpevole, dopo un rapido passaggio in Questura, è già libero, mentre il rimpatrio resta un miraggio. Questo è il volto dell’immigrazione incontrollata: un’invasione che porta violenza e umilia chi difende la giustizia.

L’Italia spende milioni per accogliere immigrati, molti dei quali ripagano con reati: da Rieti, dove un 40enne indiano ha palpeggiato una 16enne, a Ivrea, con una ragazza violentata da un tunisino. A Lucca, l’aggressore ghanese è solo l’ultimo esempio di un sistema che non controlla, non punisce, non espelle. Basta con questa follia: servono rimpatri immediati, chiusura dei centri di accoglienza e pene severe per i delinquenti stranieri. Giovanni Bertolli merita rispetto, non botte. L’immigrazione non è accoglienza: è un pericolo che va fermato ora.