Nigeriani armati pattugliano le città italiane: “Sembrava di stare in guerra, nigeriani girano con la pistola”
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“Sembrava di stare in guerra. Abbiamo visto che ne sono scappati tanti prima che arrivassero le forze dell’ordine. Continuano a spacciare, senza problemi”
Dopo l’arresto di 14 affiliati alla mafia nigeriana per associazione a delinquere di stampo mafioso, spaccio di… pic.twitter.com/Zltw8tTccB
— Francesca Totolo (@fratotolo2) May 23, 2025
Sassari sotto assedio: la mafia nigeriana spadroneggia, l’Italia ostaggio dell’invasione!
L’Italia è in balia di un’invasione criminale che il governo rifiuta di fermare. A Sassari, il 20 maggio 2025, un maxi blitz della Polizia ha smantellato un’organizzazione mafiosa nigeriana, con 30 arresti per associazione a delinquere di stampo mafioso, spaccio di stupefacenti, tratta di esseri umani, riciclaggio e sfruttamento della prostituzione. Ma il risultato? Zero. “Sembrava di stare in guerra. Abbiamo visto che ne sono scappati tanti prima che arrivassero le forze dell’ordine. Continuano a spacciare, senza problemi”, raccontano i residenti terrorizzati. Le strade restano un far west, con i nigeriani che “girano con pistole che sporgono dai calzoni”, come denunciato da chi vive nel terrore quotidiano. L’Italia affonda, e il ministro Piantedosi? Assente, mentre l’invasione dilaga!
Un blitz inutile: la mafia nigeriana comanda ancora
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, ha colpito il clan “Vikings”, un gruppo mafioso con base a Sassari e ramificazioni in tutta Italia e in Europa, dalla Germania alla Mauritania. Oltre 50 chili di eroina e cocaina sequestrati, trasportati con il sistema degli “ovulatori” – corrieri che ingeriscono droga per eludere i controlli. Il gruppo gestiva piazze di spaccio nel centro storico, intimidendo residenti e commercianti, riciclando milioni in immobili di lusso in Nigeria e trafficando esseri umani per sfruttarli nella prostituzione. Ma dopo gli arresti, nulla è cambiato. Molti affiliati sono fuggiti prima del blitz, e lo spaccio continua a cielo aperto. “È come se non fosse successo niente”, lamentano i cittadini, mentre i pusher nigeriani restano padroni delle strade.
Pistole in bella vista e città sotto scacco
La situazione a Sassari è fuori controllo. “I nigeriani girano per le strade con la pistola che sporge dai calzoni”, denunciano i residenti, che vivono nel terrore di ritorsioni. Il 22 maggio, gomme di auto sono state squarciate in centro, un possibile atto di vendetta dopo il blitz. Il clan Vikings, con i suoi riti di affiliazione simili a quelli delle mafie italiane, ha infiltrato il tessuto sociale, imponendo un clima di paura con minacce, estorsioni e violenze. Le piazze di spaccio in via San Donato e via San Cristoforo sono ancora attive, nonostante la polizia locale presidii le zone. E i cittadini? Abbandonati, costretti a vivere in un campo di battaglia dove i criminali stranieri dettano legge.
Immigrazione fuori controllo: un disastro nazionale
Questo non è un caso isolato. L’invasione di clandestini sta trasformando l’Italia in una polveriera. A Lampedusa, 152 migranti sono sbarcati il 22 maggio in quattro barconi, accolti come turisti da motovedette italiane. Ad Ancona, la nave ong Ocean Viking ha scaricato 276 clandestini, mentre a Bari la Humanity ne ha portati altri 103. Totale: 531 in un solo giorno, per un conteggio di 269.898 da quando Piantedosi è ministro, circa 300 al giorno. Molti di questi sono criminali incalliti: minori non accompagnati che stuprano e spacciano, come a Catania, Bologna e Milano, dove le città sono zone di guerra. La mafia nigeriana, con gruppi come Vikings e Maphite, prospera grazie a un’immigrazione senza freni, gestendo traffici di droga, prostituzione e tratta di esseri umani in tutta Italia, da Roma a Brescia.
Piantedosi e il governo: complici del caos
Dov’è il blocco navale promesso? Perché i barconi arrivano indisturbati e le ong fanno da taxi per gli scafisti? Piantedosi celebra blitz simbolici mentre i criminali nigeriani continuano a spacciare e terrorizzare. Il progetto Albania è un fallimento: solo 28 trasferiti a Gjader contro centinaia di sbarcati ogni giorno. I Cpr sono al collasso, i rimpatri un miraggio, e oltre la metà dei clandestini resta in Italia, libera di delinquere. Intanto, Sassari è l’emblema di un Paese allo sbando, dove i cittadini vivono sotto il giogo di mafie straniere che il governo non ha il coraggio di fermare.
Basta invasione: l’Italia deve reagire!
Con 300 clandestini al giorno e mafie straniere che controllano le città, l’Italia è a un passo dal baratro. Sassari è solo la punta dell’iceberg: da Bari a Terni, la mafia nigeriana spadroneggia, armata e senza paura. È ora di dire basta! Frontiere sigillate, respingimenti in mare, rimpatri immediati per tutti, soprattutto per i criminali che brandiscono pistole e spacciano morte. I cittadini italiani meritano sicurezza, non di vivere in un Paese ostaggio di clandestini e mafie. Piantedosi, agisci o dimettiti: l’Italia non può più aspettare, o sarà la fine!
I baluba tengono le armi in bella vista?
Sono narcisisti e stupidi, possono solo impressionare quelli più stupidi di loro perchè le armi non esibiscono: si usano quando serve.
Se i baluba ti vengono incontro con i genitali scoperti non devi impressionarti, devi spappolarglieli assestando calci ben mirati… allo stesso modo se il baluba ti guarda strafottente con un’arma alla cintura tu gli spappoli la trachea con un colpo a mano aperta e lo fai crepare, nonostante la pistola.
Sono solo baluba, mica semidei onnipotenti…