Petrosino, Terrore in Piena Notte: Extracomunitario Irregolare Aggredisce Famiglia con Pietre e Bastone – È un’Emergenza Sicurezza!
Petrosino, 24 maggio 2025 – È un episodio che fa rabbrividire e che accende un allarme rosso sulla sicurezza nelle nostre città! Una famiglia marsalese, composta da padre, madre e un figlio minore, è stata brutalmente aggredita senza alcun motivo da un cittadino extracomunitario, poi risultato irregolare in Italia, nella zona di via Marsala a Petrosino. L’uomo, originario del Gambia, ha scatenato il panico in piena notte, assalendo l’auto dei malcapitati con una pioggia di pietre e inseguendoli armato di un bastone di legno. Un atto di violenza gratuita che poteva trasformarsi in tragedia e che evidenzia, ancora una volta, l’urgenza di affrontare il problema dell’immigrazione incontrollata e della criminalità che ne deriva!
L’aggressione senza motivo
I fatti risalgono a pochi giorni fa, in una notte che la famiglia non dimenticherà mai. Mentre viaggiavano lungo via Marsala, il padre al volante ha visto materializzarsi un incubo: un uomo di origine africana, descritto come alto e minaccioso, si è scagliato contro la loro auto senza alcuna provocazione. Ha iniziato a lanciare pietre con una furia cieca, colpendo il veicolo e terrorizzando i passeggeri. Non contento, ha afferrato un bastone di legno e ha cercato di inseguire l’auto, costringendo il padre a una fuga disperata per mettere in salvo la sua famiglia. “È stato un incubo,” ha raccontato l’uomo agli agenti del Commissariato di Marsala, intervenuti rapidamente dopo la chiamata d’emergenza. La scena ha lasciato madre e figlio in stato di shock, con il terrore di ciò che sarebbe potuto accadere se non fossero riusciti a scappare.
La caccia all’aggressore
Le ricerche dell’uomo sono scattate immediatamente. La Polizia, con un’azione tempestiva, lo ha rintracciato poco dopo nei pressi della zona dell’aggressione. Ma l’individuo, lungi dal mostrarsi pentito, ha reagito con un atteggiamento ostile e violento: alla vista degli agenti, ha cercato di disfarsi delle pietre che ancora aveva con sé, ha insultato i poliziotti e ha persino tentato di colpirli con il bastone. È stato necessario immobilizzarlo con la forza per portarlo in Commissariato, dove è stato identificato tramite rilievi fotodattiloscopici. Il risultato è agghiacciante: l’uomo, originario del Gambia, si trovava in Italia in condizioni di totale irregolarità, senza alcun titolo di soggiorno. E non era uno sconosciuto: a suo carico risultano numerosi precedenti per reati gravi, tra cui danneggiamento aggravato, tentato furto in abitazione, lesioni personali aggravate, porto abusivo d’armi e violenza a pubblico ufficiale.
Un pericolo pubblico
La storia di questo individuo è il simbolo di un’Italia sotto assedio. Secondo la Polizia, l’aggressore era da tempo una fonte di paura per i residenti delle aree di Strasatti e Petrosino, dove aveva compiuto atti violenti e predatori, terrorizzando la popolazione. La sua presenza era diventata una minaccia costante, un’ombra che aleggiava su due comunità già stremate dall’insicurezza. Finalmente, grazie all’intervento degli agenti, l’uomo è stato trasferito, sotto scorta, al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di contrada Milo a Trapani, in attesa di essere rimpatriato in Gambia. Il Prefetto di Trapani ha emesso un provvedimento di espulsione, riconoscendo la sua “pericolosità sociale” e la “reiterazione dei comportamenti violenti.” Ma questo episodio lascia un’amara verità: se non fosse stato per la prontezza della famiglia e della Polizia, oggi potremmo raccontare una tragedia ancora più grave.
Un copione che si ripete
L’aggressione di Petrosino non è un caso isolato, ma l’ennesimo capitolo di un’Italia trasformata in un campo di battaglia. A Paternò, un 25enne straniero ha molestato sei donne in pieno centro; a Selvazzano, un nigeriano ha picchiato moglie e figli con una verga; nel Casentino, un tunisino è accusato di aver stuprato una bambina di 8 anni. E a Roma, il 24enne Niccolò è stato pestato da cinque albanesi in un locale dell’Eur, finendo in ospedale con il setto nasale spaccato. È evidente: l’immigrazione irregolare sta portando un’ondata di violenza che le nostre forze dell’ordine, per quanto efficienti, non riescono più a contenere. I cittadini di Petrosino e Marsala meritano di vivere senza paura, non di essere aggrediti in piena notte da clandestini con un curriculum criminale!
Serve un intervento drastico
Questo episodio è un grido d’allarme che non possiamo ignorare. L’Italia non può più essere un rifugio per delinquenti irregolari che seminano terrore e violenza. L’espulsione di questo gambiano è un primo passo, ma non basta: serve una politica di tolleranza zero, con espulsioni immediate per chiunque entri illegalmente nel nostro Paese e commetta reati. Basta con i ricongiungimenti familiari che alimentano l’arrivo di individui pericolosi, basta con un sistema che lascia i cittadini indifesi di fronte a queste minacce! Petrosino, Strasatti, Marsala: ogni angolo d’Italia sta diventando un luogo di paura, e non possiamo accettarlo. È ora di dire basta: proteggiamo le nostre famiglie, riprendiamoci la nostra sicurezza!
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