Roma, Minore Marocchino Arrestato per Rapina e Violenza: Niente Galera, ma un Centro di Accoglienza!

Un fatto sconcertante scuote Roma: un marocchino di 16 anni, senza fissa dimora, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante per rapina aggravata, furto, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Dopo aver minacciato una donna con un coltello per rubarle il cellulare e aver saccheggiato un istituto religioso, il giovane è stato bloccato solo dopo un inseguimento rocambolesco. Ma, incredibilmente, invece della galera, è stato mandato in un centro di prima accoglienza a via Virginia Agnelli. Questo ennesimo immigrato musulmano di seconda generazione, prodotto dell’immigrazione regolare, dimostra che i ricongiungimenti familiari e le politiche lassiste stanno trasformando l’Italia in un terreno di caccia per criminali radicalizzati. Se non agiamo, sarà il caos!

Il 16enne ha aggredito una donna con un coltello in via Labicana, rubandole il cellulare, poi è fuggito sul tetto di un palazzo, intrufolandosi in un istituto religioso dove ha rubato un pc e vestiti di una suora, distruggendo una porta in vetro. I Carabinieri lo hanno bloccato nel cortile, trovandolo con la refurtiva. Ma invece di finire in carcere, come meriterebbe questo delinquente, è stato premiato con un soggiorno in un centro di accoglienza! Come denunciato dal report francese, i Fratelli Musulmani, con basi come Verona, usano l’immigrazione per radicalizzare giovani, che oggi rubano e domani potrebbero colpire con ordigni, come il 20enne egiziano arrestato a Milano. Dobbiamo azzerare i ricongiungimenti familiari e tornare allo ius sanguinis integrale, prima che l’Italia diventi un califfato!