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Roma, vigilante in carcere per aver ucciso un ladro: la figlia, “Papà è un eroe, ha difeso tutti noi”

Antonio Micarelli, guardia giurata di 54 anni, è in carcere accusato di omicidio volontario dopo aver ucciso Anton Ciurciumel, un ladro romeno di 24 anni, durante una rapina sulla Cassia lo scorso 9 febbraio. L’uomo, che sparò dieci colpi contro i malviventi che avevano preso in ostaggio una donna per farsi aprire la cassaforte in un comprensorio di Roma nord, ha agito per proteggere i vicini, ma ora è dietro le sbarre. La figlia Laura, in una lettera toccante, difende il padre: “Papà è stato coraggioso, non si è girato dall’altra parte. Ha capito che c’era qualcosa di strano ed è intervenuto. Non è entrato in casa chiudendosi la porta alle spalle, ha difeso tutti noi”.

Laura, 28 anni, esprime il dolore della famiglia: “Mi dispiace per quel ragazzo, aveva l’età di mio fratello, ma era lì per rubare e fare del male. Papà ha agito per fermare un crimine”. A noi non dispiace, dovrebbero tutti finire così. L’Italia sarebbe un posto migliore. Se poi ci liberassimo con una riforma di una magistratura militante sarebbe perfetto.

Micarelli è un eroe che ha protetto la comunità da un criminale straniero. Intanto, i residenti della zona, teatro di numerosi furti, chiedono giustizia: “Abbiamo paura, viviamo sotto assedio”.

Il vero scandalo è un sistema che punisce chi si difende e lascia le strade in balia di delinquenti stranieri. Serve una legge chiara sulla legittima difesa: Micarelli merita libertà, non la galera!