Un italiano morto, una famiglia distrutta: la colpa è dei maranza stranieri

I fatti sono agghiaccianti. Questa notte, un 22enne magrebino, insieme ad altri due connazionali, ha deciso di forzare un posto di blocco dei carabinieri a San Matteo della Decima, dandosi a una fuga folle a bordo di una Bmw. Per diversi chilometri, con sirene e luci accese, i carabinieri hanno cercato di fermare questi delinquenti, tentando di allertare gli automobilisti del pericolo. Ma la loro corsa sconsiderata è finita in tragedia: la Bmw si è schiantata contro l’auto di una coppia di coniugi, uccidendo sul colpo il marito e lasciando la moglie in condizioni gravissime. Dopo l’impatto, il 22enne ha avuto la vigliaccheria di abbandonare il mezzo e scappare a piedi, mentre i suoi complici sono stati fermati subito. I carabinieri lo hanno poi raggiunto a casa, arrestandolo per omicidio stradale. Ma questo non basta: un italiano è morto, una famiglia è distrutta, e tutto per colpa di questi maranza stranieri che non hanno alcun diritto di stare in Italia!

Basta piagnistei: gli inseguimenti mettono a rischio gli italiani!

E mentre il sangue di un italiano macchia le strade di San Matteo della Decima, c’è chi ancora si lamenta quando polizia e carabinieri inseguono i delinquenti in fuga! Questi buonisti, con i loro piagnistei ipocriti, hanno il coraggio di dire che gli inseguimenti sono “pericolosi”, che “violano i diritti” dei criminali, che “bisogna essere umani”. Ma dove sono i diritti degli italiani onesti? Dove sono i diritti di questo 56enne che tornava a casa con sua moglie, senza sapere che sarebbe stato travolto da un branco di stranieri senza scrupoli? Gli inseguimenti mettono a rischio la vita degli italiani, come dimostra questa tragedia! Se i carabinieri avessero avuto il via libera per sparare a vista contro questi delinquenti, invece di inseguirli per chilometri, forse oggi quell’uomo sarebbe ancora vivo, e sua moglie non starebbe lottando tra la vita e la morte in un letto d’ospedale. Basta con i piagnistei: è ora di dire basta a un sistema che protegge i criminali e lascia gli italiani a morire!

Un copione che si ripete: lo Stato tutela i delinquenti stranieri

Questa non è la prima volta che i maranza stranieri seminano morte e distruzione per sfuggire ai controlli. A Catania, John Obama, un clandestino dello Zimbabwe, ha accoltellato a morte Santo Re, un padre di famiglia, e i media hanno taciuto; a Parma, un uomo straniero ha aggredito una donna, e la polizia ha denunciato i cittadini che hanno cercato di fermarlo; a Firenze, cinque marocchini hanno picchiato i poliziotti; a Piacenza, Hamsa El Masskini, un marocchino, ha travolto un agente ed è già libero. La lista è infinita: Hadif Achraf, 21 reati e solo 9 giorni di carcere; un marocchino a Lonigo, con decreto di espulsione, lavorava indisturbato. Lo Stato non espelle, non punisce, non protegge: lascia gli italiani in balia di chi non ha diritto di stare qui, e quando polizia e carabinieri cercano di fare il loro dovere, i buonisti si lamentano, le toghe intervengono, e il risultato è sempre lo stesso: gli italiani muoiono!

Sparare a vista: l’unica soluzione per salvare gli italiani!

È ora di finirla con questa ipocrisia! Gli inseguimenti non funzionano, mettono a rischio la vita degli italiani onesti, e lasciano i criminali stranieri liberi di continuare a delinquere. La soluzione è una sola: sparare a vista contro chi, come questi magrebini, forza un posto di blocco e si dà alla fuga. Non c’è altra via: se i carabinieri avessero aperto il fuoco contro la Bmw, invece di inseguirla, questa tragedia si sarebbe potuta evitare. Basta con le regole che legano le mani alle forze dell’ordine, basta con i diritti per chi non ne merita, basta con il buonismo che ci sta uccidendo! È ora di dire basta a un sistema che abbandona gli italiani e protegge i delinquenti:

• Sparare a vista contro i criminali stranieri che fuggono: basta inseguimenti, basta rischi per gli italiani!
• Espulsioni immediate per tutti gli immigrati che delinquono, senza scuse!
• Pene durissime per chi commette crimini: galera e poi espulsione, niente sconti!
• Basta con i buonisti: chi si lamenta degli inseguimenti è complice di queste tragedie!

Un uomo di 56 anni è morto, sua moglie lotta per la vita, e tutto per colpa di un sistema che non funziona, che permette a questi maranza stranieri di seminare morte e distruzione. La rabbia di San Matteo della Decima è la rabbia di un’intera nazione: vogliamo sicurezza, vogliamo giustizia, vogliamo che gli italiani smettano di morire per colpa di chi non dovrebbe nemmeno essere qui! Basta con questa vergogna!