Minacce social a figlia Meloni, prof autore del post tenta il suicidio ma prima avvisa

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By V giugno 2, 2025 16:57

Minacce social a figlia Meloni, prof autore del post tenta il suicidio ma prima avvisa

Professore tenta il suicidio, ma chiama aiuto: ironia di chi scrive orrori e poi cerca salvezza

Stefano Addeo, professore di tedesco a Cicciano (Nola), ha tentato il suicidio ingerendo un mix di barbiturici, farmaci e alcol, come ha dichiarato all’Adnkronos: “È una situazione che non riesco a sostenere”. Eppure, prima di lasciarsi andare, ha avuto la lucidità di avvisare la dirigente scolastica. Ironico, no? Scrive cose orribili, scatena un putiferio, ma poi, quando il gioco si fa duro, chiama rinforzi per non morire davvero. L’importante è avvisare prima.

Il suo post orripilante, poi rimosso, contro la figlia di Giorgia Meloni era di una bassezza imperdonabile: evocava per la bambina la stessa fine di Martina Carbonaro, uccisa ad Afragola. Un’uscita che non ha giustificazioni, come lui stesso ammette nella lettera di scuse alla premier, ottenuta dal quotidiano Roma. “Non c’è giustificazione per le mie parole. Mai avrei voluto augurare la morte a una bambina. È stata una frase infelice, inaccettabile”, scrive, chiedendo un incontro per scusarsi guardandola negli occhi. Parla di sofferenza personale, della madre anziana, del rimorso: “So che nulla può cancellare il male fatto”.

I carabinieri di Marigliano, allertati dalla preside, lo hanno salvato. Ora è in codice rosso all’ospedale di Nola, non in pericolo di vita, ma con un’inchiesta della Procura di Roma e un’indagine disciplinare che gli pendono sul capo. La sua lettera gronda pentimento, ma non cancella la gravità di quelle parole. E quell’SOS alla preside? Sembra più un grido per attirare attenzione che una reale voglia di farla finita.

Questo detto: è tempo di stendere un velo pietoso sulla vicenda. L’odio è comunque un diritto, basta poi non fare le vittime dell’odio altrui. Non si può perseguire qualcuno perché si augura la morte di un altro, per quanto orripilante sia, lo si può però giudicare dal punto di vista morale. Noi difendiamo il diritto di pensiero: anche il pensiero più odioso. Ma anche il diritto di giudicare moralmente schifoso chi quel pensiero esprime.

Minacce social a figlia Meloni, prof autore del post tenta il suicidio ma prima avvisa ultima modifica: 2025-06-02T16:57:17+00:00 da V
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By V giugno 2, 2025 16:57
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4 Comments

  1. Steobaldo giugno 2, 17:03

    ma è proprio un bischero fatto e finito….poveraccio!

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  2. Sam Rosenthal giugno 2, 19:05

    Si ma anche voi Vox che siete paladini della libertà e sapete che le minchiate da tastiera valgono zero se sono fatte da soggetti con nessun precedente …bisogna riportare tutto a quel che è ….hating digitale dove ci sguazzano i signori della sinistra centrosocialara ripulita digitale….Vermigli , Sucarelli etc etc…i normali cittadini devono essere fortemente biasimati …ma vanno riportati a regime chi costruisce da anni una narrativa fatta di menzogne e arrogante tracotanza ancorchè di lucrio reale.

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    • Ul Gigi da Viganell giugno 2, 20:45

      Capisci perchè faccio il tifo per Putin e mi auguro che vada a fondo con bruxelles, che ha disatteso tutte le nostre attese prostituendosi alla Germania nazista della merkel?
      Per chi non ricorda: a inizio millennio mamma merkel sollevò lo scandalo dei lobbisti italiani a bruxelles, con gli uffici affittati dentro il palazzo comunitario.
      Li fece cacciare perchè era “corruzione mafiosa” e li fece sostituire con i suoi compatrioti perchè solo così era tutto a posto e i contributi a fondo perduto per l’intera economia tedesca arrivavano a fiumi, vedi il trucchetto contabile che attesta la bontà dei soli Bund a tasso negativo rispetto ai Bot nazionali.
      NB: il cesso inchiavabile è cresciuta nel komunismo e non ha mai fatto ammenda pubblica dl suo passato, se suo marito l’ha mollata per una con la metà dei suoi anni un buon motivo ci sarà, senz’altro…

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