Islamici minacciano di celebrare festa sgozzamento in piazza a Pioltello
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Musulmani minacciano di occupare piazza del Comune per la Festa dello Sgozzamento: Pioltello non è più italiana
Italia, 8 giugno 2025 – A Pioltello, la cittadina simbolo dell’islamizzazione dell’Italia, circa 2mila musulmani hanno minacciato di celebrare la Festa dello Sgozzamento direttamente davanti al Comune, sfidando il divieto dell’amministrazione locale. Dopo l’intervento della prefettura, l’evento si è spostato nell’area feste, ma la minaccia iniziale è un chiaro segnale di sottomissione delle istituzioni italiane a una minoranza che non rispetta le nostre leggi. Pioltello, dove le scuole chiudono per il Ramadan, è ormai una colonia islamica, dove i cittadini italiani sono costretti a cedere spazi e diritti per placare una comunità che impone le sue tradizioni, ignorando le nostre.
L’associazione El Huda, guidata da Mohamed Pietro Danova, ha contestato il rifiuto del Comune di concedere un parco verde per la preghiera, nonostante un abuso edilizio non sanato nella loro sede di via Cimarosa. La sindaca Ivonne Cosciotti ha ricordato che l’associazione era stata la prima a ottenere permessi vent’anni fa, ma ora il rapporto si è deteriorato a causa di modifiche strutturali non autorizzate. Eppure, invece di rispettare le norme, El Huda ha minacciato di radunarsi davanti al municipio, trasformando piazza dei Popoli in un teatro di intimidazione. Questo non è dialogo, è ricatto. Pioltello, con il 25% della popolazione straniera, è un laboratorio di sottomissione, dove oratori, scuole e spazi pubblici vengono svenduti per evitare conflitti. Ma a quale prezzo? A Monfalcone, quattromila musulmani hanno invaso il Santuario della Marcellina, coprendo la statua di Gesù. A Roma, donne sono state rinchiuse in un recinto durante l’*Eid al-Adha*, trattate come bestiame. A Modena, una ragazza siriana è stata picchiata dai genitori per non rispettare la Sharia; a Lodi, un pakistano ha violentato una minorenne, eppure la sinistra tace, preferendo allearsi con chi impone il velo e chiude scuole per il Ramadan. A Bologna, cinquanta moschee finanziate dal Qatar proliferano, mentre a Prato il complesso di San Domenico ha ospitato la festa del sacrificio. Ora, a Pioltello, la minaccia di occupare piazza del Comune è l’ennesimo passo verso la trasformazione dell’Italia in una colonia islamica.
Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare: l’unica soluzione
Questo orrore non si ferma: a Torino, la sinistra estrema ha impedito un corteo contro la moschea, oltraggiando la memoria di Sergio Ramelli. A Parigi, la quarta generazione di immigrati musulmani ha incendiato le strade e profanato Giovanna d’Arco, eppure i nostri leader continuano a chinare la testa. A Crema, un imam ha dichiarato che “la donna deve obbedire al marito,” giustificando abusi. A Massa Lombarda, una donna è stata aggredita per non portare il velo, mentre a Cornuda giovani marocchini di seconda generazione seminano terrore. Con i musulmani previsti al 10% della popolazione entro il 2050, il referendum sulla cittadinanza facile rischia di legittimare questi fanatici, portando milioni di nuovi arrivi tramite ricongiungimenti familiari. Chiediamo ai promotori del referendum: è a questi che volete dare la nostra cittadinanza? Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, aboliamo i ricongiungimenti e torniamo allo ius sanguinis integrale. Pioltello non sarà l’emblema della nostra capitolazione: smascheriamo questi traditori e salviamo la nostra identità!
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