I vecchi portati ai seggi dalla CGIL hanno votato contro la cittadinanza facile
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Il 35 per cento dei votanti ha detto NO alla cittadinanza agli invasori. Unendosi al mondo 70 per cento di astensionisti militanti.
Una delle tante lezioni di questo referendum: una parte sostanziale dell’elettorato di sinistra non è progressista. Solo il 20 per cento della popolazione è perduto. Il resto è lì e se solo avessimo politici di destra più intelligenti…
La sinistra e i referendum: un fallimento epico
Italia, 9 giugno 2025 – La sinistra ha organizzato un’operazione degna di un film comico: hanno portato a forza i vecchi ai seggi, li hanno costretti a ritirare tutte le schede, e poi, appena rimasti soli, questi hanno votato NO. Un capolavoro di strategia, davvero. Il risultato? L’affluenza è stata un disastro, e hanno così dimostrato che la parte malata dell’Italia non è neanche il 30% che ha votato, ma quel misero 20% che ha detto Sì alla cittadinanza. Un fallimento epico, che dimostra come la sinistra sia disconnessa dalla realtà, persa in un mondo di ideologie che nessuno, tranne loro, capisce o vuole. A Monfalcone, il comune più islamizzato d’Italia, i Sì sono stati solo il 52%, uno dei dati più bassi d’Italia. A Pioltello, 2mila musulmani hanno minacciato di occupare piazza del Comune per la Festa dello Sgozzamento, e i vecchi hanno detto NO. A Gandino, il sindaco di sinistra ha tollerato la segregazione delle donne, e i vecchi hanno detto NO. La sinistra ha fallito, e l’Italia ha resistito. Bravi, nonni!
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