Attacco Usa all’Iran, risultato: benzina a 3 euro e bollette alle stelle
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Scenario Post-Attacco Americano all’Iran: Petrolio a 200 Dollari, Bollette alle Stelle e Benzina Insostenibile per gli Italiani
L’attacco statunitense a tre siti nucleari iraniani – Fordo, Natanz ed Esfahan – ha innescato un’escalation senza precedenti nella guerra con l’Iran, ora al nono giorno. Teheran ha promesso ritorsioni, minacciando la chiusura certa dello Stretto di Hormuz, un passaggio vitale per il 25% del petrolio mondiale. Se questo scenario si concretizzasse, gli analisti prevedono un’impennata del prezzo del greggio fino a 200 dollari al barile, un livello che potrebbe paralizzare l’economia globale e colpire duramente l’Italia.
Con il petrolio a 200 dollari, il costo della benzina per gli automobilisti italiani subirebbe un aumento vertiginoso. Attualmente, il prezzo medio della benzina verde in Italia è di circa 1,70 euro al litro (dato indicativo di fine 2025). Basandosi su stime di correlazione storica tra il prezzo del barile e quello della benzina (circa 0,008-0,010 euro di aumento per litro per ogni dollaro di aumento del barile), un balzo a 200 dollari – rispetto a un prezzo base di circa 70 dollari – potrebbe incrementare il costo di 1,04-1,30 euro al litro. Questo porterebbe la benzina a un range tra 2,74 e 3,00 euro al litro, rendendola un lusso inaccessibile per molti, con ripercussioni immediate su trasporti, commercio e famiglie.
Le bollette energetiche schizzerebbero alle stelle, aggravando la crisi già in atto. L’Italia, che importa oltre il 70% del suo gas e una quota significativa del petrolio, vedrebbe i costi dell’energia elettrica e del riscaldamento triplicarsi o quadruplicare, con stime che indicano incrementi fino a 5.000-6.000 euro per le piccole imprese nel solo terzo trimestre 2025. Per i consumatori domestici, le bollette potrebbero superare i 500-700 euro mensili, spingendo molte famiglie sull’orlo della povertà energetica.
A peggiorare il quadro, l’Iran potrebbe orchestrare un “incidente” per chiudere il Canale di Suez, un altro snodo cruciale per il commercio mondiale e l’approvvigionamento energetico europeo. Tale mossa altererebbe ulteriormente le rotte marittime, aumentando i costi di trasporto e aggravando la crisi energetica per l’Europa, con l’Italia particolarmente vulnerabile a causa della sua dipendenza dalle importazioni via Mediterraneo.
Questo scenario, alimentato da una guerra che non risolve le vere minacce interne, metterebbe l’Italia in una posizione drammatica, esposta a un’oligarchia globale che ignora i bisogni dei cittadini.
Andrebbero impiccati pure i broker petroliferi, che in realtà non fanno un cazzo e vivono sulle nostre spalle…
https://www.lacrunadellago.net/larte-della-dissimulazione-di-donald-trump-il-falso-attacco-alliran-e-la-replica-del-falso-attacco-alla-siria/
Ma dare un po’ di notizie attendibili, noooo?
Certo che anche vox sta andando in vacca!