Trieste, islamico gli conficca un cacciavite nel petto
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Trieste: Pakistani e Arabi Scatenano Caos con Cacciavite, Un’Infamia Inaccettabile!
Un’ira furiosa a Trieste! Ieri, 25 giugno 2025, intorno alle 20:00, nei pressi dell’ottavo Topolino tra Barriera Vecchia, Città Vecchia e viale Miramare, una lite tra pakistani e arabi è degenerata in un assalto selvaggio, con un’aggressione che ha lasciato un individuo con un cacciavite conficcato nel petto! Questi stranieri, scatenati per un futile litigio su una radio ad alto volume, hanno usato lattine rotte e un cacciavite, dileguandosi prima dell’arrivo dei Carabinieri, lasciando solo feriti lievi che hanno rifiutato il trasporto in ospedale! L’Italia è ostaggio di questa feccia!
La scena è stata un incubo: passanti terrorizzati hanno assistito a una violenza brutale, con un cacciavite piantato nel petto di una vittima e lattine rotte usate come armi, tutto per un rifiuto di spegnere una radio! I Carabinieri sono intervenuti invano, trovando solo tracce di sangue e testimoni sotto shock, mentre gli aggressori sono svaniti nel nulla. La città trema, stanca di subire queste incursioni selvagge senza giustizia! Chi fermerà questi mostri nelle nostre strade?
Analisi Sociologica: l’Immigrazione Come Caos Senza Freni
Questa barbarie non è un caso, ma il frutto di un’integrazione impossibile. I pakistani e arabi, lasciati liberi di agire, trasformano le nostre vie in arene di guerriglia, usando cacciaviti e lattine come armi per futili motivi. Studi sociologici avvertono che la diversità non gestita erode la coesione sociale, e i fatti lo dimostrano: a Trieste, come a Padova con sparatorie o a Rimini con la Notte Rosa, il terrore regna! Le nostre città non sono campi per delinquenti!
La cronaca è un urlo di rabbia: da Cremona con abusi su bimbi, a Aversa con risse selvagge, fino a Savignano con accoltellamenti. Lo Stato, con Carabinieri impotenti e assenza di espulsioni, è complice di questo degrado. Serve tolleranza zero: rimpatri immediati per questi stranieri, pene severe, e protezione per i nostri cittadini! I passanti di Trieste meritano sicurezza, non cacciaviti conficcati nel petto! Riprendiamoci le nostre strade, ora!
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