Torturato per un’ora dai migranti di seconda generazione

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By V giugno 27, 2025 22:31

Torturato per un’ora dai migranti di seconda generazione

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Verona, Baby Gang Qbr: Immigrati di Seconda Generazione Torturano per Vendetta


Verona, Baby Gang Qbr: Immigrati di Seconda Generazione Torturano per Vendetta

Verona è sotto shock! La sera del 29 agosto 2023, un giovane italiano è stato vittima di una spedizione punitiva orchestrata da sei membri della baby gang Qbr, molti dei quali immigrati di seconda generazione. Il motivo? Aveva osato denunciare due di loro per sequestro di persona ed estorsione. La risposta della gang è stata atroce: sequestrato, torturato per un’ora e mezza, umiliato con aghi sotto le unghie, frustate e minacce di morte. Questi giovani, nati e cresciuti in Italia, agiscono come signori della violenza, dimostrando che l’integrazione è un fallimento totale. Verona non può più tollerare questa barbarie!

Una vendetta disumana

La vicenda, ricostruita grazie a un’indagine del pm Mauro Leo Tenaglia, è agghiacciante. La vittima, attirata con l’inganno da Rayen Sakaama, è stata trascinata in macchina da Adailson De Noite Polucena, Samuel Benamah e Maykobn Savi, per poi essere portata in un campo isolato. Qui, il branco ha dato sfogo alla sua ferocia: “Lo hanno fatto inginocchiare, obbligato a spogliarsi, gli hanno infilato aghi sotto le unghie, legato le mani con lo scotch e colpito con fruste, mazze di legno e sassi”. Per un’ora e mezza, il giovane ha subito insulti e percosse, mentre riusciva a inviare un vocale disperato alla madre. Alla fine, i carnefici lo hanno riportato in una piazzetta con un avvertimento: “Non andare dagli sbirri, altrimenti ti ammazzo”.

Grazie alle telecamere e ai controlli sui telefoni, la Procura ha identificato i responsabili, nonostante l’omertà che regnava nella gang. Cinque di loro hanno già patteggiato pene tra i 2 anni e 8 mesi e i 4 anni e mezzo. L’ultimo, Cid Alessandro Locicero, 21 anni, ha chiuso il cerchio il 27 giugno 2025, patteggiando due anni, convertiti in detenzione domiciliare. Ma la domanda resta: come è possibile che giovani cresciuti in Italia arrivino a tali livelli di crudeltà gratuita? La risposta è chiara: l’integrazione non ha funzionato, e queste bande sono il risultato di un sistema che ha fallito.

Immigrati di seconda generazione: una minaccia crescente

I membri della Qbr, come molti altri nelle baby gang italiane, sono figli di immigrati, nati e cresciuti nel nostro Paese. Hanno frequentato le nostre scuole, vivono nei nostri quartieri, ma invece di abbracciare i valori italiani, hanno scelto la legge della giungla. La loro violenza non è “disagio giovanile”: è un rifiuto deliberato delle regole, un’arroganza che li porta a torturare un coetaneo solo per una denuncia. Questi non sono “ragazzi difficili”, sono criminali, allevati in contesti che non hanno mai assimilato il rispetto per la legge e per gli altri.

La vicenda di Verona è l’ennesima prova che gli immigrati di seconda generazione stanno diventando una piaga sociale. Da Ancona a Piacenza, le cronache sono piene di episodi simili: bande che rapinano, picchiano, umiliano, spesso filmando le loro “imprese” per vantarsene sui social, come la Qbr ha fatto su TikTok. I cittadini sono terrorizzati, e le famiglie italiane non si sentono più sicure. “Non possiamo vivere con la paura che i nostri figli vengano torturati per una denuncia”, dicono i veronesi, esasperati da un degrado che le autorità sembrano incapaci di fermare.

Basta buonismo: Verona chiede giustizia

Il patteggiamento di Locicero, con una pena ridicola convertita in domiciliari, è uno schiaffo alle vittime. Come si può parlare di giustizia quando un giovane torturato per un’ora e mezza vede i suoi aguzzini cavarsela con pene leggere? Il messaggio è devastante: la violenza paga, e denunciare è pericoloso. Questo è il frutto di un buonismo che giustifica i delinquenti, etichettando ogni critica come razzismo. Ma i veronesi non ci stanno più: basta con le scuse, basta con l’inerzia di un sistema che protegge i criminali e abbandona le vittime.

Serve una svolta radicale: pene durissime, anche per i minori, espulsione delle famiglie che allevano questi mostri, e un giro di vite contro le baby gang. Verona non può diventare un far west dove gli italiani sono prede di bande senza scrupoli. La Qbr e i suoi accoliti devono essere un monito: l’integrazione fallita produce solo caos e terrore. Riprendiamoci la nostra città, con la forza della legge e il coraggio di dire la verità: questi immigrati di seconda generazione sono una minaccia, e non possiamo più permettergli di distruggere le nostre vite!


Torturato per un’ora dai migranti di seconda generazione ultima modifica: 2025-06-27T22:31:11+00:00 da V
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