Eversione rossa: toghe pro-clandestini contro Parlamento e Carabinieri
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La Magistratura Rossa Tradisce l’Italia: Toghe al Servizio dei Clandestini e dei Criminali
La magistratura rossa ha perso ogni ritegno, trasformandosi in un’arma al servizio dei clandestini e dei criminali stranieri, mentre calpesta i diritti degli italiani e chi li difende. L’ultimo schiaffo è il caso Ramy a Milano: i pm Giancarla Serafini e Marco Cirigliano della Procura hanno osato accusare un carabiniere di omicidio stradale per l’inseguimento che ha portato alla morte del 19enne Ramy Elgaml. Un militare che rischiava la vita per fermare un fuggitivo senza patente e sotto stupefacenti, Fares Bouzidi, viene ora crocifisso da toghe ideologizzate che tifano per i delinquenti!
Questa sentenza è un insulto al buonsenso e a chi indossa una divisa. Il carabiniere, che ha agito per proteggere la città da un folle in fuga a 120 km/h, viene trattato come un criminale, mentre Bouzidi, già condannato a 2 anni e 8 mesi per resistenza, viene quasi giustificato. La magistratura rossa non solo protegge i clandestini, ma punisce chi cerca di far rispettare la legge. È una giustizia capovolta, un tradimento verso i cittadini onesti e le forze dell’ordine.
E non finisce qui. A Macerata, il camerunense Ibii Ngwang, un 27enne che ha minacciato la figlia di Giorgia Meloni con un video choc, resta in Italia grazie a un magistrato che ha bloccato la sua espulsione. Un criminale che semina terrore, un insulto diretto alla premier e alla sua famiglia, viene coccolato da queste toghe rosse che sembrano più interessate a difendere gli stranieri che a garantire la sicurezza degli italiani. Vergogna!
La Corte Costituzionale si aggiunge a questo schifo con la sua ultima sentenza sui CPR. Ammette che la disciplina spetta al Parlamento, ma poi si permette di definire il trattenimento dei migranti un “assoggettamento fisico all’altrui potere”, intromettendosi con giudizi fuori luogo. Se non può decidere, perché intervenire? È un’ingerenza scandalosa, un tentativo di sabotare le leggi votate dal popolo per compiacere i clandestini.
Questa sentenza sui CPR è un’aberrazione: critica la normativa sulla “riserva di legge”, ma si tira indietro, lasciando il Parlamento in balia del caos. È un gioco di potere delle toghe rosse, che gettano ombre sulle leggi senza modificarle, pressando i rappresentanti eletti senza responsabilità. Un’elite di giudici nominati a vita che si erge sopra il popolo, pronta a complicare tutto pur di proteggere i migranti irregolari.
Il vero scandalo è l’esistenza stessa della Corte. Non risponde a nessuno, agisce come un legislatore ombra, e ogni volta che il Parlamento prova a governare – dalla Diciotti ai CPR – si intromette con opinioni inutili. I suoi 15 membri, scelti in un sistema opaco, sono un’élite intoccabile che umilia la sovranità popolare. Se ammettono che tocca al Parlamento, tacciano: la loro voce è un peso morto che danneggia l’Italia.
In una democrazia, il potere deve venire dal popolo, non da giudici che si credono intoccabili. La Corte Costituzionale è un’anomalia, un fortino chiuso che critica senza agire. Negli Usa, la Corte Suprema è nominata con processi trasparenti; da noi, è un tiranno in toga. Questa sentenza sui CPR ne è la prova: un’opinione gratuita che crea disordine, lasciando i cittadini impotenti di fronte all’invasione clandestina.
Ma il disastro non si ferma qui. Prendiamo il caso di Khalid De Greata, il nigeriano che nel 2017 ha sgozzato Maurizio Gugliotta a Torino: condannato a soli 12 anni per un presunto trauma da barcone, un insulto alla memoria della vittima e alla sua famiglia. La magistratura rossa ha trasformato un assassino in una vittima, dimostrando ancora una volta di preferire i criminali stranieri agli italiani onesti.
Poi c’è Adam Kabobo, il ghanese che nel 2013 ha massacrato tre persone a picconate a Milano, ridotto a 16 anni e 8 mesi di carcere grazie a vizi mentali inventati. E ancora Dominique John Fonsesca, che ha ucciso a coltellate Stefano Leo a Roma nel 2019, con una pena ridotta a 24 anni per instabilità psicologica. Queste toghe rosse non puniscono, proteggono, lasciando le famiglie delle vittime a piangere un’ingiustizia insopportabile.
Basta con questa farsa! La magistratura rossa va smantellata. La Corte Costituzionale deve essere abolita e i suoi compiti trasferiti a una commissione parlamentare eletta, responsabile davanti agli italiani. Solo così il potere tornerà dove deve stare: nelle mani del popolo, non di giudici ideologizzati che proteggono criminali stranieri e sabotano le forze dell’ordine. Il caso Ramy, Ibii Ngwang, i CPR, Khalid, Kabobo, Fonsesca: ogni episodio grida vendetta contro queste toghe traditrici. Sveglia, Italia!
I magistrati, giudici ecc. Arrivano tutti da correnti sinistrose, messi ai loro posti da politici di sinistra per comandare. Cosa vogliamo aspettarci da questi elementi? Solo sentenze disastrose nei confronti degli italiani.