MELONI E L’UCRAINA: SOLDI PUBBLICI SVENDUTI PER UN ALTRO PAESE

A Roma si è tenuta la tanto sbandierata conferenza per l’Ucraina, dove Giorgia Meloni ha promesso di “immaginare il dopo” con investimenti di 10 miliardi di euro per la ricostruzione, pavoneggiandosi come protagonista di un’operazione che dovrebbe rilanciare il Paese. Zelensky chiede un “piano Marshall” e Von der Leyen sogna un’Ucraina nell’Europa, ma la domanda sorge spontanea: avete votato Meloni per questo? Per vedere i vostri soldi buttati in un conflitto lontano, mentre Lampedusa è invasa da sbarchi incontrollati e le città italiane sprofondano nel caos? La premier si erge a salvatrice internazionale, ma chi salverà l’Italia dai suoi confini colabrodo?

La Meloni che si dice patriota e difensore della sovranità nazionale sembra aver dimenticato le promesse elettorali, trasformandosi in una cheerleader della NATO e dell’UE, pronta a sacrificare il futuro degli italiani per brillare sui palchi internazionali. Quei miliardi potrebbero sanare ospedali, rafforzare la Guardia Costiera o fermare l’immigrazione selvaggia, ma invece finiscono a Kiev, sotto la guida di una Von der Leyen che parla di futuro europeo mentre l’Italia perde il suo. Basta con questa farsa: i cittadini hanno eletto Meloni per difendere i confini italiani, non per finanziare i sogni di altri. Sveglia, Giorgia, l’Italia viene prima!