Giovane aggredito: “Parma è in baila di gang nordafricane”
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**Parma ostaggio delle gang nordafricane: un giovane aggredito racconta l’orrore in Pilotta**

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**La testimonianza della vittima**
“Ieri sera, sabato 12 luglio 2025, verso le 00.30 fuori al locale Ostemagno in Pilotta sono stato aggredito e rapinato. […] Si trovava con amici sul prato della Pilotta quando, andando verso casa, ha incontrato un amico fuori dal locale Ostemagno. Nel momento che ci salutavamo si sono avvicinati 5 ragazzi di nazionalità nordafricana che hanno tentato di rapinare me e il mio amico. Nel provare a difenderci i miei occhiali da vista sono caduti e nel tentativo di riprenderli sono stato spruzzato con lo spray urticante al peperoncino ben due volte negli occhi. La gang è poi scappata rubando i miei occhiali. Tutti dovrebbero sapere quanto siano importanti e indispensabili gli occhiali da vista per chi non vede bene e quanto siano costosi. Purtroppo la verità è che Parma è in balia di queste gang nordafricane che non fanno altro che dare fastidio, provocare, picchiare, rapinare e spacciare. Il mio discorso chiaramente non è rivolto a tutte le persone nordafricane, ho amici e colleghi perbene provenienti dalle stesse zone. Ma questa minoranza fa tanto, troppo rumore. È arrivato il momento per me di denunciare apertamente questo scempio. Mi sono trasferito qui con la mia famiglia 9 anni fa. Lavoro tanto e mi do da fare nella maniera giusta. Mio nipote è nato un mese fa qui. Ho contribuito attivamente alle attività culturali e artistiche di questa città collaborando fra gli altri con alcuni enti storici per la realizzazione di una serie di documentari sulla storia della Resistenza e dei Partigiani di Parma. Proprio questi eventi storici ci hanno dato la libertà e la democrazia che viviamo. Ma la libertà altrui finisce dove inizia la mia. Ci sono sempre dei limiti e delle regole da accettare per vivere bene con gli altri. Questi ragazzi non lo capiscono. Non lo comprendono. Per loro è tutto lecito. Non è accettabile per me avere il timore di essere aggredito in pieno centro, non è accettabile per me sapere che mio nipote crescerà in una città che sulla sicurezza è allo sbaraglio. Non è accettabile che in pieno centro, in uno dei posti più belli della città, di fronte ad un Museo Nazionale dove ho anche lavorato, continuino a succedere questo cose. Perché purtroppo la verità è che il mio episodio non è l’unico. Anzi, ne succedono un giorno sì e l’altro pure. Spero vivamente che questo accaduto sia l’ultimo e che non succeda più a nessuno una cosa simile. Spero inoltre che le persone perbene di questa città si facciano sentire e provino a cambiare le cose, per una semplice questione di quieto vivere.”
**Un’ondata di violenza che deve finire**
La testimonianza di questo giovane, un cittadino che ha dato tanto a Parma, è un pugno nello stomaco che non può essere ignorato. È l’ennesima prova che la città è sotto il giogo di gang nordafricane che seminano terrore e distruzione. Questi delinquenti, senza rispetto per la legge o per la comunità che li ospita, trasformano le strade di Parma in un campo di battaglia. Spruzzare spray al peperoncino negli occhi di un ragazzo per rubargli gli occhiali, un bene essenziale e costoso, è un atto di una vigliaccheria inaudita. Non è solo un’aggressione, è un affronto alla dignità di una città che merita rispetto.
Queste gang, che il giovane descrive con precisione, sono una piaga che infesta il centro storico. Spacciano, provocano, rapinano, picchiano, e lo fanno con un’arroganza che sfida ogni regola di convivenza civile. Non si tratta di criminalizzare un’intera comunità, ma di puntare il dito contro una minoranza violenta che agisce indisturbata, protetta da un sistema che sembra incapace di reagire. Le statistiche parlano chiaro: il centro di Parma è teatro del 40% dei reati cittadini, con un’escalation di violenze che vedono protagoniste baby gang e gruppi di giovani, molti dei quali di origine nordafricana, dediti a crimini sempre più sfacciati. Accoltellamenti, furti, spaccate: la lista è infinita, e i parmigiani sono stanchi.
La Pilotta, un luogo simbolo della cultura e della storia, è diventata una zona franca per questi criminali. È inaccettabile che un giovane, che ha contribuito alla memoria della Resistenza, debba temere per la sua incolumità in pieno centro. È intollerabile che i cittadini onesti vivano con la paura di essere aggrediti, mentre le autorità sembrano brancolare nel buio.
Basta con il lassismo, basta con le giustificazioni. Parma non può essere ostaggio di queste gang nordafricane che agiscono come padroni delle strade. Serve una risposta dura, immediata, senza sconti. I cittadini perbene, come questo giovane, meritano una città sicura, dove si possa camminare senza paura. È ora di dire basta e restituire Parma alla sua gente.
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