Suo figlio accoltellato alla schiena da maranza: “Mi faccio giustizia da solo” – VIDEO
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**Notizia**: L’episodio risale alla sera di ieri, 15 luglio 2025, a Ravenna, quando Lorenzo, un 17enne italiano, è stato accoltellato alla schiena da un coetaneo tunisino mentre difendeva la sorella da insulti e minacce. L’aggressore, con una lunga fedina penale che include reati come violenza sessuale, aggressioni e accoltellamenti, è stato fermato dalla polizia dopo una fuga, ma incredibilmente è stato denunciato a piede libero e riaccompagnato nel centro di accoglienza dove risiede. Qui, grazie ai contribuenti italiani, percepisce una paghetta quotidiana stimata tra 75 e 100 euro. Il padre, Francesco Patrizi, visibilmente furioso, ha dichiarato in un video virale: “Devo garantire l’incolumità di mio figlio minore. Visto che lo Stato non fa nulla, ci penso io. Ho iniziato la caccia a questo criminale”. La vicenda ha scatenato polemiche, con accuse al governo Meloni di inefficienza nel rimpatrio dei minori stranieri non accompagnati, stimati in circa 25.000 in Italia.
Ravenna, 16 luglio 2025 – Un padre esasperato, Francesco Patrizi, ha dichiarato guerra allo Stato italiano dopo che suo figlio Lorenzo, un 17enne innocente, è stato accoltellato alla schiena da un coetaneo tunisino, un delinquente con un curriculum da brividi: violenza sessuale, aggressioni, accoltellamenti. E cosa fa lo Stato? Invece di sbatterlo fuori dai confini, lo riaccompagna nel suo lussuoso centro di accoglienza, dove questo mostro percepisce una paghetta tra 75 e 100 euro al giorno, soldi strappati dalle tasche dei contribuenti italiani! È una vergogna, un oltraggio a ogni senso di giustizia, e Francesco non ci sta più: “Devo garantire l’incolumità di mio figlio. Visto che voi non fate nulla, ci penso io. Ho iniziato la caccia a questo criminale”.
Parla il padre del 17enne accoltellato a schiena da coetaneo tunisino. Nonostante precedenti (stupro, aggressioni e accoltellamenti) tunisino è riaccompagnato al centro accoglienza dove riscuote paghetta quotidiana di 75-100 euro mentre stupra i vostri figli @fratotolo2 pic.twitter.com/sauGvV5OWj
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) July 16, 2025
L’episodio è avvenuto ieri sera a Ravenna: Lorenzo, difendendo la sorella da insulti, è stato attaccato alle spalle da questo tunisino, già noto alle forze dell’ordine per una sfilza di reati che farebbero rabbrividire. Fermato dopo una fuga, invece di essere arrestato e deportato, è stato rispedito nel suo “paradiso” di accoglienza, dove può continuare a pianificare nuove violenze. E non è un caso isolato: si parla di 25.000 “minori” o sedicenti tali, spesso adulti mascherati da ragazzini, che infestano il nostro Paese, stuprano, accoltellano e vivono a sbafo mentre il governo Meloni guarda dall’altra parte, incapace o forse troppo debole per rimandarli a casa loro.
Questo è lo Stato che difende i criminali stranieri! Mentre i nostri figli sanguinano, le istituzioni li coccolano con soldi pubblici, lasciando impuniti mostri che dovrebbero essere fuori dai nostri confini da anni. Francesco Patrizi ha ragione a ribellarsi: se lo Stato non agisce, se i magistrati preferiscono la carta bollata alla sicurezza, allora tocca ai padri disperati prendere in mano la situazione. La paghetta di 100 euro al giorno per un accoltellatore seriale è l’emblema di un’Italia al collasso, dove la giustizia è morta e i contribuenti sono costretti a finanziare i propri carnefici. Sveglia, Meloni! Rimpatriate questi delinquenti o lasciate almeno che siano i cittadini a farlo al posto vostro!
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