Torino, la sinistra vuole requisire le case sfitte per darle agli immigrati

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By V luglio 18, 2025 16:38

Torino, la sinistra vuole requisire le case sfitte per darle agli immigrati

Aspettate che nelle grandi città come Torino il Pd abbia bisogno del partito islamico dei maranza per governare. Si formeranno giunte dove l’unico collante sarà favorire gli immigrati islamici a discapito della classe media italiana. Il primo passo sarà proprio eliminare di fatto la proprietà privata. E no, non ci salverà Meloni, tipico esponente del moderatismo finiano: serve uno con le palle.






Immigrazione e requisizione case: italiani cacciati da Torino


Immigrazione e requisizione case: italiani cacciati da Torino

Torino, corso Regina Margherita 162. Un condominio trasformato in un campo di battaglia, dove gli italiani vengono espulsi dalle loro case da un’immigrazione fuori controllo. Alessandro Sacchi, torinese di 39 anni, è il simbolo di un dramma nazionale: cittadini italiani costretti a fuggire dai loro quartieri, sopraffatti da spacciatori nordafricani e da politiche che sembrano favorire gli stranieri. A peggiorare la situazione, il Comune di Torino, guidato dal PD, sta valutando la requisizione delle case sfitte, una mossa che minaccia la proprietà privata e rischia di consegnare ancora più alloggi agli immigrati, a scapito degli italiani.

Violenza e spaccio: il calvario di Alessandro Sacchi

Nel 2021, Alessandro Sacchi denuncia lo spaccio di droga che avvelena il suo condominio. La risposta è feroce: durante un’assemblea condominiale, viene aggredito, insultato e preso a calci da tre marocchini – Abderrahim Satri (58 anni), Nourredine Addif (65 anni) e suo figlio Saber Addif (24 anni). “Vedrai che adesso te ne starai tranquillo”, lo minacciano. Dopo quattro anni, il processo si chiude con una condanna irrisoria: 4 mesi per ciascuno, con la condizionale sospesa per due e una provvisionale di 515 euro per il terzo. Un’altra imputata è assolta, un quinto caso rimandato. Gli aggressori restano nel palazzo, mentre Sacchi è costretto a fuggire, incapace di vendere la sua casa, il cui valore è crollato a causa del degrado. “Nessuno vuole comprarla”, racconta, disoccupato e tornato dai genitori.

Case popolari agli stranieri: un sistema che tradisce

Le case popolari di Torino vengono assegnate in massa a nordafricani, che poi portano in Italia intere famiglie con i ricongiungimenti familiari. Questo meccanismo, privo di controlli, trasforma quartieri storici in enclave straniere, dove lo spaccio e la violenza regnano sovrani. I carabinieri intervengono, ma nulla cambia: il condominio di corso Regina Margherita rimane un covo di criminalità. Gli italiani, come Sacchi, sono costretti a cedere il passo, mentre il valore delle loro proprietà crolla. A Torino, il degrado è alimentato da politiche immigrazioniste che sembrano ignorare i diritti dei cittadini italiani.

Requisizione delle case sfitte: un attacco alla proprietà privata

Come se non bastasse, il Comune di Torino, sotto la guida del PD, sta considerando una proposta choc: censire, tassare e requisire le case sfitte da più di due anni. Questa delibera, definita da alcuni come un ritorno all’Unione Sovietica, minaccia di espropriare i proprietari italiani per consegnare gli alloggi a chi? Ancora una volta, si teme che gli immigrati, già favoriti nell’assegnazione delle case popolari, saranno i principali beneficiari. In un contesto in cui gli italiani faticano a mantenere le loro case, questa misura è percepita come un ulteriore tradimento, un attacco alla proprietà privata che rischia di aggravare la crisi abitativa per i cittadini di Torino.

L’unica soluzione: remigrazione e rastrellamenti militari

Le condanne simboliche e gli interventi delle forze dell’ordine non bastano. I quartieri di Torino, come corso Regina Margherita, sono stati occupati da spacciatori nordafricani che agiscono indisturbati. L’unica risposta possibile è la remigrazione: espellere gli immigrati che hanno portato criminalità e degrado, rimandandoli nei loro paesi d’origine. Parallelamente, serve un’azione militare decisa: rastrellamenti mirati per liberare i quartieri occupati e restituire agli italiani le loro case. Le operazioni di sgombero di alloggi popolari abusivamente occupati, come quelle recenti nel quartiere Barriera di Milano, dimostrano che l’intervento delle forze dell’ordine può funzionare, ma deve essere sistematico e senza compromessi.

Un’Italia sotto assedio

La storia di Alessandro Sacchi è quella di un’Italia sotto assedio. Gli italiani sono cacciati dai loro quartieri, le loro case svalutate, la loro sicurezza calpestata. Le proposte di requisizione delle case sfitte, come quella in discussione a Torino, non fanno che peggiorare la situazione, minacciando di privare i cittadini del diritto fondamentale alla proprietà. Senza un’inversione di rotta – remigrazione di massa e rastrellamenti militari – i quartieri storici di Torino e di altre città italiane diventeranno irriconoscibili, trasformati in enclave straniere dove gli italiani non hanno più posto.

Agire ora per salvare l’Italia

Ogni giorno, altri italiani come Sacchi sono costretti a fuggire. Ogni casa requisita, ogni quartiere ceduto agli spacciatori nordafricani è una ferita all’identità italiana. La remigrazione e i rastrellamenti militari sono l’unica strada per riprendere il controllo. Torino non può aspettare, l’Italia non può aspettare. È ora di dire basta e restituire il Paese ai suoi cittadini, con ogni mezzo necessario.


Torino, la sinistra vuole requisire le case sfitte per darle agli immigrati ultima modifica: 2025-07-18T16:38:58+00:00 da V
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By V luglio 18, 2025 16:38
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1 Comment

  1. xx luglio 19, 13:01

    Scusate ma a meno che le case non siano popolari, quelle private dovrebbero avere un proprietario in successione, no?

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