Toghe non li arrestano e loro tornano a minacciare di morte le vittime
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Mentre la procura di Palermo cerca di smantellare la difesa delle frontiere, quelli che le passano fanno quello che vogliono in città. Possono, impunemente, pestare anche un assessore e rimanere liberi. Talmente col senso di impunità da ripresentarsi nello stesso luogo a minacciare di morte le stesse persone. Lo Stato è fallito. Tocca al popolo.
**PALERMO NEL TERRORE: MARANZA MINACCIANO DI MORTE DOPO PESTAGGIO E DENUNCE – L’IMMIGRAZIONE CI STA DISTRUGGENDO, SVEGLIAMOCI!**

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Un grido di rabbia esplode a Palermo. Oggi, 19 luglio 2025, nel giorno della commemorazione della strage di via d’Amelio: i maranza, dopo aver massacrato il barista e l’assessore comunale Fabrizio Ferrandelli due giorni fa, tornano a minacciare di morte il commerciante, nonostante quattro degli aggressori – tra cui due minorenni – siano stati identificati e denunciati! Questi predatori, o i loro complici, hanno invaso di nuovo il bar con cattive intenzioni, terrorizzando il titolare e promettendo ritorsioni anche contro i suoi familiari, mentre le strade erano pattugliate. È un’invasione criminale che ci sta soffocando – azzeriamo l’immigrazione, ora!
**Un’aggressione brutale e una vendetta vigliacca.** Tutto è iniziato il 17 luglio intorno alle 16:00, quando due ragazze sono entrate nel bar per una consumazione, seguite da un uomo che ha preteso un resto errato. In un lampo, sei uomini – probabilmente nordafricani o extracomunitari – hanno piombato nel locale, scagliandosi con calci, schiaffi e pugni contro il barista. Il padre, accorso per difenderlo, è stato colpito, e l’assessore Ferrandelli, intervenuto per sedare la rissa, è stato massacrato con uno sgabello, finendo in ospedale. Ora, nonostante le denunce, i maranza tornano a minacciare, trasformando Palermo in un Far West – da Legnago, dove i magrebini violentano, a Treviso, dove una 16enne è stata stuprata, l’Italia è un bersaglio!
**Un sistema che ci tradisce e un popolo in ostaggio.** La polizia ha identificato quattro responsabili, tra cui due minorenni, ma gli altri due sono ancora a piede libero, e i complici osano sfidare la legge nel giorno della memoria di Borsellino! Con 140.000 adulti e 23.000 minori nei centri di accoglienza, i decreti flussi e i ricongiungimenti familiari, l’Italia è invasa da questi predatori di seconda generazione, cresciuti qui per odiarci. A Milano i maranza egiziani rapinano, a Catania sette egiziani hanno violentato una 13enne – e la giustizia molle li lascia liberi di minacciare!
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