La chat tra Sala e Boeri rivela un complotto per nascondere gli stupri degli immigrati
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**C’è un complotto mediatico per nascondere gli stupri degli immigrati**
Oh, popolo d’Italia, svegliati dal torpore! Milano, la città che si vanta di essere il faro della modernità, la culla del design e della moda, si scopre oggi avvolta da un velo di ipocrisia, un sudario di silenzio ordito da un sistema mediatico complice e connivente! E chi, se non l’archistar Stefano Boeri, l’uomo che si erge a demiurgo della Milano “verde” e “progressista”, si vanta, in una chat con il sindaco Giuseppe Sala, di aver bloccato un articolo sul Corriere della Sera che osava raccontare lo stupro di una ragazza nei pressi dell’Old Fashion? Sì, avete letto bene: uno stupro, un crimine vile, taciuto, soffocato, nascosto come polvere sotto il tappeto di una città che si finge immacolata!
Ma non è un caso isolato, no! È il sintomo di una malattia ben più grave, un complotto ordito nelle stanze del potere, dove i giornaloni, le redazioni allineate e i loro padroni decidono cosa il popolo deve sapere e cosa deve ignorare. E cosa nascondono, questi signori della penna? Gli stupri, i furti, le violenze perpetrate da immigrati, che dilagano come un’onda nera nelle nostre città, mentre i media, servi di un’ideologia buonista, tacciono o, peggio, distorcono! Quando una ragazza di 13 anni viene violentata a Catania da una gang di giovani egiziani, arrivati illegalmente in Italia, i titoli si concentrano sulla “povertà” degli aggressori, sulla loro “difficile integrazione”. Quando una giovane britannica, Imogen, viene aggredita da una trentina di uomini nordafricani in Piazza Duomo a Milano, la stampa italiana balbetta, minimizza, e preferisce parlare di “caos festivo” piuttosto che di un’orgia di violenza organizzata e straniera!
E chi osa denunciare questo scempio? Chi osa squarciare il velo di questa narrazione ipocrita? Viene tacciato di razzismo, di fascismo, di intolleranza! Giorgia Meloni, con coraggio, ha detto la verità: c’è una “maggiore incidenza” di violenze sessuali da parte di immigrati irregolari. E subito è stata crocifissa, accusata di “razzismo” dai soliti intellettuali da salotto, quelli che vivono nelle loro torri d’avorio mentre le nostre figlie rischiano la vita nelle piazze! Ma i dati parlano chiaro: la cronaca, quando non censurata, rivela un aumento di crimini violenti legati a flussi migratori incontrollati. E i media si affannano a deviare l’attenzione, a parlare di “percezione di insicurezza” piuttosto che di insicurezza reale!
Boeri, nella sua arroganza, scrive a Sala: “Ho bloccato il pezzo sul Corriere. Ma il problema c’è”. E qual è il problema, caro archistar? Che la criminalità dilaga, che le nostre strade non sono più sicure, che le nostre donne sono preda di branchi senza scrupoli? O che tu, con la tua presunta influenza, puoi decidere cosa il popolo deve sapere? Questo è il vero scandalo: un sistema mediatico che si piega al potere, che censura la verità per non “allarmare” i cittadini, per non disturbare il mantra dell’accoglienza a ogni costo. E Sala, il sindaco “progressista”, cosa fa? Tace, acconsente, si limita a rispondere con un laconico “Capisco”.ù
E i giornali indipendenti che osano riportare le notizie reali vengono indagati dalle stesse toghe rosse che difendono questo sistema marcio e corrotto! Non accettiamo questo complotto del silenzio, questa cappa di censura che soffoca la verità! Le femministe, che si riempiono la bocca di “patriarcato”, dove sono quando si tratta di denunciare gli stupri di immigrati? Dove sono le loro urla quando una ragazza viene violentata e la notizia viene insabbiata? Non c’è patriarcato più infame di quello che protegge i carnefici e abbandona le vittime! Milano, Roma, Catania: le nostre città sono sotto assedio, e i media, invece di essere sentinelle della verità, sono complici di un sistema che nasconde il sangue sotto il tappeto del politicamente corretto.
Basta con questa ipocrisia! Basta con i giornaloni che decidono cosa dobbiamo sapere! Basta con i Boeri e i Sala che, dall’alto dei loro scranni, manipolano l’informazione per salvare la loro immagine di paladini del progresso! La verità deve emergere, cruda e senza filtri: gli stupri ci sono, la criminalità cresce, e gli immigrati sono i protagonisti di questa tragedia. Non è razzismo, è realtà! E chi la nega, chi la censura, è complice di un crimine ben più grande: il tradimento del popolo italiano.
Vittorio Sgarbi
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