I radical chic di Milano vogliono immigrati ma lontani da loro speculazioni edilizie
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Vogliono gli schiavi. Ma devono abitare in periferia. Per non disturbare le loro speculazioni edilizie.

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**Il Silenzio dei Radical Chic: Stupri Taciuti e Clandestini Spostati per il Profitto**
Italia schiacciata sotto il peso di un’ipocrisia che puzza di champagne e caviale! Dalle intercettazioni dei salotti radical chic eurosinistri milanesi emerge uno scandalo che fa tremare le fondamenta della città della Madonnina: le violenze sessuali perpetrate dai “maranza” – come li chiamano con disprezzo – dovevano essere messe a tacere, soffocate sotto un tappeto di politically correct, mentre i clandestini senza tetto dovevano essere gentilmente convogliati in periferie dimenticate, lontano dagli occhi della borghesia ricca che sorseggia aperitivi ai Navigli. Perché? Per non disturbare il lancio delle loro mega opere di edilizia, quei templi del cemento che devono brillare per incassare gli investimenti in petrodollari di Paesi come il Qatar che poi, in cambio, vogliono più moschee.
Sì, avete capito bene: la stessa élite che insulta la popolazione stremata, esausta da politiche di accoglienza, tacciandola di razzismo, è la stessa che spalanca – ma lontano dalle proprie speculazioni edilizie – le porte all’immigrazione di massa, soprattutto islamica, non per altruismo, ma per i petrodollari! Boeri e Sala, i nuovi padroni di Milano, orchestravano questo gioco sporco: zittire la cronaca degli stupri, nascondere la verità su bande di irregolari che terrorizzano le nostre strade, pur di non sporcare l’immagine patinata di una città da vetrina. E mentre una ragazza viene violentata e il Corriere viene convinto a non pubblicare la notizia, loro pensano a grattacieli e speculazioni, lasciando che i cittadini comuni paghino il prezzo di questa follia.
Ma il popolo non è cieco! La gente comune, quella che lavora, che lotta, che vede le proprie figlie tremare per le strade, non si lascia abbindolare dalle prediche di questa borghesia d’alto bordo ipocrita. Loro, che vivono in quartieri blindati, osano chiamare “razzisti” coloro che chiedono sicurezza, mentre spostano i clandestini come pedine su una scacchiera, lontano dai loro salotti dorati. E per chi? Per il Qatar, che finanzia i loro sogni di gloria edilizia, mentre Milano si trasforma in un campo profughi mascherato da metropoli progressista.
Basta con questo schifo! Le chat parlano chiaro: il silenzio sugli stupri è una scelta, un calcolo, un affare. E mentre i radical chic brindano alla “multiculturalità”, il popolo paga sulla e con la propria pelle.
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