Troppi islamici: ora Hamas decide la politica estera di Francia, Germania e Inghilterra
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**Allarme in Europa: Dopo Parigi, il Fronte Contro Israele si Allarga – Berlino e Londra Sotto Pressione!**
La Francia ha aperto una breccia pericolosa. Con l’annuncio del presidente Emmanuel Macron di riconoscere lo Stato di Palestina a settembre 2025, il vento politico in Europa sta cambiando in modo drammatico. Ma ciò che preoccupa davvero è la tendenza che sembra emergere: dopo Parigi, anche altri Paesi con una significativa presenza islamica – e quasi maggioranza nelle loro capitali – come Berlino e Londra, stanno valutando una svolta simile. Questo spostamento, alimentato da crescenti pressioni interne e da una popolazione musulmana in rapido aumento, minaccia di trasformare l’Europa in un terreno ostile per Israele, con conseguenze imprevedibili per la stabilità continentale e globale.
### La svolta francese e l’effetto domino
La decisione di Macron di riconoscere la Palestina, accolta con favore da Hamas e condannata con forza da Israele, segna un punto di non ritorno. Con un quarto dei neonati francesi che porta nomi arabo-musulmani, la politica estera francese sembra piegarsi alle dinamiche demografiche interne. Ma non è un caso isolato. Berlino e Londra, dove le comunità musulmane sono sempre più influenti, stanno affrontando pressioni simili. In Germania, la capitale è teatro di crescenti proteste pro-palestinesi, mentre nel Regno Unito la situazione è altrettanto tesa, con il primo ministro Keir Starmer costretto a convocare una chiamata d’emergenza con i leader francese e tedesco per discutere una possibile azione comune. Questo scenario suggerisce che l’opposizione a Israele non sia più limitata a Parigi, ma stia diventando un fenomeno continentale dovuto alla montante presenza islamica che ormai influenza le scelte politiche: oggi lo Stato dei Maranza e domani il velo obbligatorio per le strade.
### Capitali sotto pressione: Berlino e Londra al bivio
Berlino, con una popolazione musulmana in crescita e un clima di protesta alimentato da immagini di sofferenza a Gaza, sta vivendo un dibattito interno sempre più acceso. I media tedeschi hanno messo in evidenza la crisi umanitaria nella Striscia, aumentando la pressione sull’opinione pubblica e sui politici. Allo stesso modo, Londra, dove le marce pro-palestinesi hanno visto una partecipazione massiccia, vede il governo britannico sotto tiro. La presenza di una quasi maggioritaria comunità musulmana nelle due capitali sta spingendo i leader a riconsiderare la loro storica alleanza con Israele, temendo un costo politico sempre più alto. Riconoscere la Palestina potrebbe essere il primo segno della resa all’islam politico.
### Un’Europa a rischio islamizzazione
Questo trend non è casuale. La demografia sta cambiando l’Europa, e con essa le sue priorità politiche. La Francia, con il 25% dei neonati di origine musulmana, è solo l’inizio. Berlino e Londra, pur non avendo ancora raggiunto questo livello, mostrano segnali preoccupanti di una trasformazione simile. Se queste capitali cedessero alla pressione e riconoscessero la Palestina, si creerebbe un precedente che potrebbe spingere altri Paesi a seguire, isolando Israele e rafforzando le posizioni di gruppi come Hamas. L’Europa rischia così di perdere la sua identità culturale e di diventare un terreno fertile per l’islamizzazione, con implicazioni che vanno oltre la politica estera.
### L’Italia deve agire per proteggersi
L’Italia non può ignorare questo allarme. Con la Francia, la Germania e il Regno Unito potenzialmente allineati contro Israele, il nostro Paese si troverebbe circondato da nazioni sempre più influenzate da dinamiche islamiche. La lezione della Francia, con il suo coprifuoco per i minori e le rivolte di seconda generazione, deve essere un monito. Per evitare un futuro di caos e perdita d’identità, l’Italia deve opporsi a queste tendenze, fermando l’immigrazione regolare da Paesi a maggioranza islamica e difendendo con forza la nostra sovranità. Il tempo per agire è ora, prima che anche Roma diventi un’appendice di questa deriva.
### Un futuro incerto
Il fronte contro Israele sta crescendo, e con esso il rischio di un’Europa sempre più lontana dai suoi valori tradizionali. Dopo Parigi, Berlino e Londra potrebbero essere solo i primi passi di un domino che minaccia di travolgere il continente. L’Italia deve svegliarsi: la sicurezza, l’identità e la stabilità del nostro Paese dipendono dalla capacità di resistere a questa pressione. Non c’è più spazio per l’indecisione!
In conclusione dobbiamo evidenziare l’ironia tragica di tutto questo: sono state le organizzazioni ebraiche a fomentare più di ogni altro l’immigrazione di massa in Europa. Ora ne pagano le conseguenze. Ma anche noi.
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