Stuprata dal branco islamico: arrestato giovane ospite centro accoglienza

L’Italia è sotto l’assedio di una barbarie senza fine, e il nuovo scandalo che scuote Padova è un pugno nello stomaco per ogni cittadino onesto! Un tunisino di 19 anni, un predatore già noto alle forze dell’ordine per una lunga scia di reati, è stato finalmente arrestato dalla Squadra Mobile di Padova con l’accusa gravissima di violenza sessuale di gruppo, commessa l’8 luglio 2025 in uno stabile abbandonato dell’ex aeroporto militare Allegri. Questo mostro, la cui identità è stata giustamente tenuta nascosta per proteggerlo dalla giusta ira popolare, ha trasformato un luogo abbandonato in un campo di orrore, aggredendo una ragazza con una ferocia che grida vendetta. La sua vita è un catalogo di crimini: rapine compiute anche da minorenne, un arresto precedente, e una fuga dal Centro di Prima Accoglienza (CPA) di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, dove era ospite.

Ma la sua arroganza è durata poco! Giovedì mattina, in un blitz della polizia, questo tunisino è stato catturato mentre si preparava a scappare ancora, dimostrando il disprezzo totale per le nostre leggi. Ora marcisce nel carcere Due Palazzi di Padova, dove dovrà scontare 2 anni e 7 mesi, una pena che, per la gravità del suo crimine, è un insulto alla giustizia! Questo non è un caso isolato in Italia e in Europa: a Torre Pacheco, un altro gruppo di magrebini ha massacrato un anziano per un video sadico; a Parla, giovani arabi hanno spezzato la mandibola di un 66enne malato; a Milano, un nigeriano ha ferito un agente con una catena su un treno il 25 luglio 2025; a Las Palmas, un marocchino ha bruciato viva una 17enne; a Pordenone, un maliano ha aggredito quattro agenti. L’invasione islamica sta dilagando, e questi tunisini e nordafricani sono il volto della nostra disfatta!

La sinistra e le autorità tacciono, proteggendo questi criminali invece di difendere il popolo italiano. Questo tunisino, cresciuto nella delinquenza, è la prova che l’accoglienza è un fallimento mortale. L’Italia deve ribellarsi con furia: azzerare l’immigrazione islamica regolare, cacciare ogni clandestino come questo predatore, e rafforzare le pene per chi ci oltraggia. Le procure devono smettere di essere complici e sostenere i patrioti che combattono questa piaga. Chiudiamo le frontiere, espelliamo questi mostri, o il prossimo stupro sarà sotto i tuoi occhi! La pazienza è finita: l’Italia non può più tollerare questa invasione tunisina e magrebina!

Stuprata dal branco islamico: arrestato giovane ospite centro accoglienza ultima modifica: 2025-07-26T19:11:32+00:00 da V