Rovigo, ragazzini islamici assediano la chiesa con le loro prede italiane: allarme del parroco
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**Rabbia a Rovigo: Don Claudio Denuncia l’Invasione dei Ragazzini Marocchini e Tunisini – Basta con Questa Peste, Rimandiamoli in Africa!**
È una furia incontenibile quella che scuote Rovigo, e don Claudio Gatti, parroco del Duomo, non ci sta più a tacere. “Sembrava che le acque si fossero calmate”, tuona il prete, “ma questi giovani sono senza regole, un’orda selvaggia che continua a imperversare!” Fumano, bevono, lasciano rifiuti ovunque, bestemmiano e, ciliegina sulla torta, sono studenti delle medie – qualcuno delle superiori. Ogni sera, anche dopo che il cancello del Centro Pastorale viene chiuso, le loro urla e schiamazzi risuonano fino a tarda notte, un insulto alla decenza. E chi sono questi vandali? Ragazzini marocchini e tunisini, accompagnati da femmine più giovani, spesso italiane, che si lasciano trascinare in questo degrado. È un’occupazione, non un problema educativo!
### Un’analisi patetica e fuori strada
Don Claudio, con la sua analisi “demenziale”, parla di emergenza educativa, blaterando di mancanza di valori e regole. Propone centri strutturati con educatori, ma ammette candidamente che questi adolescenti non li frequenterebbero mai. Parla di emulazione, di solitudine globale, di guide violente che prendono il comando. Ma queste sono scuse! Il problema non è educativo: è l’invasione di queste seconde generazioni afroislamiche che, cresciute qui, disprezzano le nostre leggi e la nostra cultura. Non c’è bisogno di centri: c’è bisogno di espulsioni!

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### La vera colpa? Le famiglie italiane traditrici
Il vero scandalo non sono solo questi marocchini e tunisini che devastano via Bonatti e i gradini del Duomo, ma le famiglie italiane che permettono alle loro figlie di frequentare questi invasori. Sono loro il problema sociale: madri e padri che, con la loro dabbenaggine, spalancano le porte a questa piaga, lasciando che le loro ragazze si mescolino con questi giovani senza morale, pronti a importare violenza e caos. È un tradimento della nostra identità, un suicidio culturale che dobbiamo fermare subito.
### Soluzione: rimpatrio immediato!
Basta chiacchiere! L’unica risposta a questa invasione è rimandare questi ragazzini in Africa, dove appartengono. Non c’è integrazione possibile con chi sputa sui nostri valori, fuma e beve sui nostri sagrati, e trasforma le nostre città in campi di battaglia. Le autorità devono agire con pugno di ferro: espulsioni di massa per tutti i marocchini e tunisini di seconda generazione che delinquono, e un blocco totale dell’immigrazione afroislamica. Rovigo e l’Italia non sono una discarica per questi parassiti!
### Sveglia, Italia!
Il tempo delle mezze misure è finito. Don Claudio può lamentarsi quanto vuole, ma la verità è sotto gli occhi di tutti: questi giovani non sono un problema educativo, sono un’invasione da estirpare. Chiediamo al governo di smettere di tergiversare e di difendere la nostra terra. Rimandiamoli in Africa, ora, prima che sia troppo tardi per salvare la nostra nazione da questa peste!
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