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**Colpo di Stato Giudiziario Globale: La Corte UE Impone la Sostituzione Etnica, Giudici Venduti Abrogano la Democrazia Italiana!**

La sentenza della Corte di Giustizia UE è la pistola fumante di un complotto planetario: un vero e proprio colpo di stato giudiziario orchestrato da élite oscure, non eletti e non riconoscibili, che calpestano la volontà popolare per imporre l’agenda dei globalisti. Con questa decisione, questi giudici fantoccio – finanziati da congreghe di speculatori miliardari come Soros e i suoi accoliti – abrogano di fatto la democrazia, obbligando i governi eletti a chinare il capo davanti a diktat che favoriscono l’invasione migratoria e la sostituzione etnica dell’Europa. È un attacco frontale alla sovranità italiana, un piano diabolico per diluire la nostra identità culturale con orde di clandestini, mentre il governo replica debolmente: “Rivendicati spazi che non competono”. Sveglia, italiani: è in atto un genocidio demografico!

La sentenza è chiara e sinistra: un Paese UE può designare “Paesi d’origine sicuri” solo tramite atti legislativi, soggetti a un controllo giurisdizionale “effettivo”, e non può includere nazioni che non offrono protezione “sufficiente” a tutta la popolazione. Tradotto: la Corte, con la sua arroganza sovranazionale, sabota ogni tentativo di respingere i flussi illegali dalla Libia e altrove, imponendo ai giudici nazionali – spesso complici o corrotti – di rivedere ogni espulsione, rendendola impossibile. Il nodo delle partenze dalla Libia? Ignorato! Questi burocrati, seduti nei loro palazzi lussuosi, fingono di tutelare i “diritti umani” mentre aprono le porte a criminali, terroristi e parassiti, condannando l’Europa a un futuro di caos e islamizzazione forzata.

Questo è un complotto orchestrato da chi odia l’Occidente. Giudici non eletti, nominati da lobby globaliste e finanziati da fondazioni occulte, lavorano per speculatori che traggono profitto dalla destabilizzazione. La sostituzione etnica è il loro obiettivo: diluire le popolazioni autoctone con masse islamiche incompatibili, per creare un continente debole, diviso e controllabile. L’Italia, con i suoi confini colabrodo e i CPR inefficaci, è il laboratorio di questo esperimento malato. Il governo Meloni, che almeno replica denunciando l’invasione di competenze, deve andare oltre: questa sentenza indebolisce ogni politica di difesa nazionale, lasciando i clandestini liberi di delinquere mentre i nostri cittadini pagano il prezzo in sangue e tasse.

È folle, criminale, continuare a sottomettersi a questa UE tirannica e alle sue corti sovranazionali! La democrazia è morta quando giudici anonimi, pagati da chi vuole l’Europa come califfato, impongono decisioni contrarie alla volontà popolare. Basta con questa farsa: usciamo dalla UE, riprendiamoci i confini, azzeriamo l’immigrazione islamica e i ricongiungimenti familiari che alimentano l’invasione. Altrimenti, la sentenza di oggi è solo l’inizio: un colpo di stato globale che ci condanna alla scomparsa. Rivoluzione ora, o sarà troppo tardi!