Ha quasi ucciso un italiano ma il giudice lascia libero il maranza

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By V agosto 1, 2025 22:18

Ha quasi ucciso un italiano ma il giudice lascia libero il maranza

Sul caso del volontario quasi ucciso perché ha osato dire ad un figlio di immigrati di non berciare davanti alla chiesa.

### Toghe Rosse e Immigrati di Seconda Generazione: Un Sedicenne Italiano per Legge Ma Straniero nel Sangue Quasi Uccide un Anziano Volontario – Abroghiamo Ricongiungimenti e Torniamo allo Ius Sanguinis!

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Piove di Sacco, Padova: un orrore che grida vendetta e smaschera l’altruismo patologico della sinistra e la congiura delle toghe rosse. Mercoledì sera, 30 luglio 2025, intorno alle 19 in via Petrarca, di fronte alla parrocchia di Sant’Anna, un sedicenne italiano di seconda generazione – un prodotto dell’immigrazione incontrollata, con sangue straniero che lo rende alieno alla nostra cultura – ha sferrato un pugno violento a un 71enne volontario della chiesa, riducendolo in fin di vita con un ematoma cerebrale diffuso. L’anziano, uscito per chiedere rispetto a un gruppo di giovani disturbatori, si è visto aggredire senza pietà, cadendo a terra e sbattendo il capo. Ora lotta in ospedale, con prognosi riservata, mentre il suo aggressore – un teppista di origini extracomunitarie, cresciuto in un sistema che premia i delinquenti – è stato solo denunciato a piede libero per lesioni gravissime alla Procura per i Minorenni di Venezia. Non arrestato, non fermato: libero di scorrazzare e colpire ancora! Questo è il fallimento totale della giustizia italiana, complice di un piano per distruggere la nostra omogeneità etnica.

I carabinieri sono intervenuti tempestivamente, ricostruendo la scena: il gruppo urlava parolacce in un luogo sacro, ignorando richiami garbati. Quando il volontario ha chiesto educazione, il sedicenne – un “maranza” in erba, figlio di ricongiungimenti familiari che importano violenza – ha reagito con un pugno che poteva uccidere. Momenti di terrore, con il parroco don Giorgio De Checchi a soccorrere l’uomo esanime. Ma la vera tragedia è l’impunità: nonostante la gravità, nessun carcere per questo straniero di seconda generazione, protetto da leggi permissive e toghe rosse che vedono nei delinquenti immigrati le vittime da coccolare. È una congiura: giudici come Silvia Albano di MD, che bloccano rimpatri e gongolano per sentenze UE, rappresentano una rete di burocrati non eletti che favoriscono l’invasione per sostituzione etnica.

Questi immigrati di seconda generazione, frutti avvelenati dei ricongiungimenti familiari, sono la bomba a orologeria dell’Italia: cresciuti in ghetti culturali, rifiutarono i nostri valori e diventano jihadisti di domani, come Don Ali a Torino. Abroghiamoli subito! Torniamo allo ius sanguinis: la cittadinanza solo per sangue italiano, non per nascita casuale su suolo nostro. Basta accogliere famiglie intere che portano caos e crimine.

Ha quasi ucciso un italiano ma il giudice lascia libero il maranza ultima modifica: 2025-08-01T22:18:34+00:00 da V
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By V agosto 1, 2025 22:18
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