Milano: 700mila euro di bollette ai rom che uccidono le nostre nonne

La tragedia di Cecilia De Astis, la donna di 71 anni brutalmente travolta e uccisa in via Saponaro a Milano da un’auto rubata guidata da quattro giovanissimi, è un grido di allarme che smaschera il fallimento delle assurde politiche del sindaco PD Beppe Sala. I colpevoli, tre ragazzi tra gli 11 e i 13 anni e un quarto complice, tutti non imputabili per la loro età, sono stati rintracciati in un campo rom in via Selvanesco. Ma il vero scandalo esplode con le **folli iniziative del PD**: il Comune di Milano, sotto la guida di Sala, starebbe valutando di trasformare il campo rom di Chiesa Rossa, a pochi passi dal luogo del delitto, in una cooperativa autogestita dagli stessi abitanti rom! Sì, avete capito bene: un focolaio di illegalità, degrado e ora omicidio, potrebbe essere premiato con l’autonomia, come se questo potesse lavare il sangue di Cecilia e il caos che questi insediamenti vomitano sulla città.

I quattro piccoli criminali, di origini bosniache ma nati in Italia, hanno agito con una freddezza da brividi: hanno rubato un’auto, investito una donna innocente e sono fuggiti senza un briciolo di rimorso. Non erano “bambini discoli”, ma mostri cresciuti in un ambiente che il Comune di Milano, con le sue politiche deliranti, ha lasciato prosperare. Il campo rom di Chiesa Rossa, gestito dal Comune dal 2002, è un simbolo di disastro: 250 persone, quasi tutte con cittadinanza italiana, vivono in un’area infetta da allacci elettrici abusivi, cumuli di rifiuti, occupazioni illegali e una morosità scandalosa di 700 mila euro di bollette non pagate. E invece di chiuderlo, Sala e la sua giunta PD osano proporre di **cedere il controllo a chi ha ridotto quel luogo a una fogna**, sognando un assurdo “modello abitativo ecologico e dignitoso”!

La proposta di una cooperativa, spacciata dalla comunità rom con il sostegno di associazioni compiacenti come Kethane e professionisti servi del PD, è un affronto alla memoria di Cecilia e a tutti i milanesi stufi di subire. Si blatera di “inclusione” e “modello culturale”, ma quale cultura tollera furti, reati e omicidi? Chiesa Rossa non è un paradiso: è una zona di guerra dove si scaricano rifiuti, si ruba l’elettricità e si allevano delinquenti che, come dimostrato, uccidono senza esitazione. E la risposta folle di Sala? **Spendere 40 mila euro di soldi pubblici per una consulenza per “trovare casa” ai rom**, mentre i cittadini onesti pagano le tasse e tremano per la propria incolumità.

Beppe Sala, con la sua amministrazione PD, ha trasformato Milano in una città ostaggio di buonismo e inerzia criminale. La delibera del 19 dicembre 2024 per il “superamento” di Chiesa Rossa è una patetica cortina fumogena: si parla di verifiche e chiacchiere con associazioni, ma si spalanca la porta a un’autogestione che puzza di resa al degrado. Dopo una sparatoria nel febbraio 2025 e ora un omicidio, il Comune guidato dal PD non ha il coraggio di abbattere questo bubbone. Cecilia De Astis è morta perché Milano, sotto Sala, tollera zone franche dove la legge è un optional e i criminali minorenni sanno di essere intoccabili.

Basta! I campi rom come Chiesa Rossa vanno demoliti, non trasformati in cooperative da sogno del PD. L’immigrazione incontrollata e le politiche di finta integrazione del PD hanno partorito mostri, e Sala ne è il principale responsabile. Serve un pugno di ferro: chiusura immediata dei campi, espulsione di chi delinque, pene dure anche per i minori assassini. Niente cooperative, niente regali per chi ha fatto di Milano un far west. Cecilia merita giustizia, i milanesi meritano sicurezza. Sala, smettila con le tue follie PD o vattene subito!

Milano: 700mila euro di bollette ai rom che uccidono le nostre nonne ultima modifica: 2025-08-12T16:18:55+00:00 da V