Rimossa la Sirenetta perché troppo formosa

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By V agosto 12, 2025 19:37

Rimossa la Sirenetta perché troppo formosa

I ‘geni’ di Fanpage la definiscono ‘pornografica’.

### La Deriva Woke Elimina la Femminilità: Un Attacco alla Natura e alla Libertà delle Donne

Assistiamo a un fenomeno allarmante che sta dilagando nell’Occidente: la deriva woke, con la sua ossessiva ricerca di uguaglianza forzata, sta cancellando la femminilità, riducendola a un concetto obsoleto o, peggio, a un simbolo di oppressione. Dalle statue rimosse, come la Grande Sirenetta a Dragør Fort, alle pressioni culturali che spingono le donne a rinunciare alla loro identità naturale, questa ideologia sta erodendo ciò che rende unica la donna. È un attacco alla natura, alla bellezza e alla libertà femminile, e dobbiamo opporci con forza prima che sia troppo tardi.

#### La Sirenetta e il Silenzio della Femminilità

L’eliminazione della Grande Sirenetta, completata oggi a Copenaghen, è un simbolo tragico di questa deriva. L’opera, accusata di essere “pornografica” e “sessualizzata” da critici come Sorine Gotfredsen di *Berlingske*, è stata rimossa dall’Agenzia per la Cultura e i Palazzi Danesi con la scusa di proteggere il patrimonio storico. Ma la vera motivazione è chiara: la statua, con la sua sensualità e il suo richiamo alla mitologia, celebra la femminilità in un modo che l’ideologia woke non tollera. Per i suoi detrattori, la donna deve essere desessualizzata, trasformata in un’entità neutra che non osi esprimere la propria essenza. È un insulto alle donne che trovano forza e orgoglio nella loro natura, non un passo verso l’emancipazione.

Questa censura non è isolata. Pensiamo alla Piccola Sirenetta originale, vandalizzata più volte (testa mozzata nel 1964 e 1998, ricoperta di vernice nel 2007), o alle pressioni per rimuovere altre rappresentazioni femminili considerate “tradizionali”. La femminilità, con la sua grazia e la sua potenza, viene demonizzata come un relitto del passato, mentre si promuove un modello androgino che nega la biologia.

#### L’Indottrinamento Gender e l’Infanzia

La deriva woke non si ferma alle statue, ma colpisce le fondamenta della società: i bambini. L’associazione Gender-Lens, come riportato di recente, “accompagna” bambini di 4 e 5 anni che “non si riconoscono nel sesso assegnato alla nascita”, spingendoli a scegliere tra maschio, femmina o “nessuno dei due”. Questo non è supporto, è un’indottrinazione che erode la comprensione naturale delle differenze di genere. E per le bambine, significa essere private del diritto di esplorare la propria femminilità in modo sano e spontaneo. Studi come quelli del National Institute of Child Health (2023) dimostrano che l’identità di genere stabile emerge solo in adolescenza, non nell’infanzia precoce, eppure questa ideologia impone scelte premature che confondono e danneggiano.

Le bambine vengono spinte a rinunciare ai loro istinti naturali – il gioco con le bambole, l’interesse per la moda, la celebrazione del proprio corpo – per conformarsi a un’uguaglianza forzata che le rende copie sbiadite dei maschi. È un furto della loro identità, mascherato da progresso.

#### La Cultura Pop e la Guerra alla Donna

Anche nella cultura popolare, la femminilità è sotto attacco. Film, serie TV e pubblicità, sotto pressione woke, dipingono le donne forti come figure mascolinizzate, prive di curve o sensualità, mentre le eroine “tradizionali” vengono ridicolizzate. Pensiamo a come Disney abbia cercato di “rieducare” la Sirenetta nel suo recente remake live-action (2023), snaturandone il fascino per compiacere le richieste di inclusività. La donna deve essere dura, asessuata, lontana dall’immagine che per secoli ha ispirato arte e letteratura. È un tradimento delle donne che trovano bellezza nella loro unicità, non nella standardizzazione imposta.

#### Contro l’Uguaglianza che Annulla la Differenza

L’ideologia woke sostiene che riconoscere la femminilità sia un atto di oppressione, ma è esattamente il contrario. La differenza tra maschio e femmina non è un limite, è una ricchezza che ha dato vita a civiltà, famiglie e creazioni straordinarie. Negarla significa negare la natura stessa, come ammonisce il filosofo Roger Scruton nel suo *On Human Nature* (2017): “La perdita delle distinzioni di genere erode la base dell’umanità”. La sinistra progressista, con il suo fanatismo, vuole un mondo di cloni, dove la donna perde il suo posto per compiacere un’uguaglianza astratta.

#### Difendiamo la Femminilità

È tempo di reagire. La rimozione della Grande Sirenetta, l’indottrinamento dei bambini, la guerra culturale contro la bellezza femminile: tutto questo deve finire. Le donne hanno il diritto di essere se stesse, di celebrare il loro corpo, la loro grazia, la loro forza senza essere etichettate come retrograde. Chiediamo alle istituzioni – dalla Regione Piemonte al governo nazionale – di opporsi a questa deriva, proteggendo l’arte, l’infanzia e la libertà di essere donna. La femminilità non è un crimine, è un dono. Non lasciamo che il woke la cancelli.

Rimossa la Sirenetta perché troppo formosa ultima modifica: 2025-08-12T19:37:40+00:00 da V
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By V agosto 12, 2025 19:37
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2 Comments

  1. lorenzoblu agosto 12, 19:47

    Metteteci un rikkione con una banana infilata su per il buco del culo dalla parte del cippo… Per non offendere la banana, essa stessa frutto superpornografico…

    Ma andare a fare accanculo no?

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  2. Steobaldo agosto 12, 20:04

    ordine di Hitler (è vero!) “siate clementi con i danesi” in quanto popolo ariano secondo baffino e i suoi complici (e infatti la resistenza in Danimarca fu poco più che simbolica) ma chissà che non avesse a cuore il dittatore, la “minus-habensità” di un popolo che si crede civile perché hanno smontato le corna dagli elmetti e hanno smesso di imperversare sulle coste del nord-europa e intanto mostrano ai bambini degli zoo come si uccide e macella una povera giraffa…Roma madre di civiltà non arrivò mai in Danimarca e i risultati si vedono ancora oggi

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