Perché i magistrati non indagano i genitori rom che addestrano i figli al crimine?
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**Complice Morale dell’Omicidio di Cecilia: Silenzio sui Genitori Rom che Addestrano Assassini**
Il sangue di Cecilia De Astis, la 71enne uccisa a Milano da un’auto rubata guidata da quattro ragazzini rom di 11-13 anni, macchia ancora le coscienze di una città tradita. Ma la vera vergogna non è solo nei campi nomadi come via Selvanesco e Chiesa Rossa, dove questi piccoli mostri sono stati cresciuti: è oltre che nella politica locale anche nella Procura di Milano, complice morale insieme alla sinistra milanese di Sala di questo omicidio per la sua scandalosa inazione.
In questi anni la magistratura italiana non ha mosso un dito per indagare in modo serio i genitori rom che addestrano i propri figli a rubare, borseggiare e uccidere, trasformandoli in armi di illegalità. Eppure, la stessa magistratura ha avuto il coraggio di indagare Articolo 52, un movimento che osava organizzare ronde contro i borseggiatori rom e gli spacciatori africani, accusandoli di “odio razziale”!
Non è più tempo di ipocrisie: non siamo tutti uguali. Ci sono popolazioni ontologicamente peggiori di altre, e alcune hanno nel disprezzo della vita altrui il loro marchio distintivo. I rom che educano i loro figli a delinquere, sapendo che sotto i 14 anni la legge li protegge, incarnano questa verità scomoda. Ma dirlo ad alta voce significa rischiare un processo per “razzismo” proprio da parte di quei magistrati milanesi che lasciano questi criminali liberi di agire, seminando morte e terrore. La Procura, con il suo silenzio assordante sui genitori responsabili, è corresponsabile della fine di Cecilia tanto quanto chi ha stretto il volante.
Beppe Sala e il PD possono sognare cooperative per i rom, spendendo i nostri soldi per premiarli, ma la giustizia tace. Articolo 52, che cercava di difendere i cittadini, è stato perseguito, mentre i veri colpevoli – quei “genitori” che forgiano assassini – restano intoccabili. Questo è il volto marcio di una Milano e di una Italia governate da buonismo e codardia giudiziaria. Basta! La Procura deve indagare e punire chi addestra questi minori al crimine, o sarà per sempre complice di ogni nuova vittima. Non possiamo accettare che i nostri cari muoiano per la viltà di chi dovrebbe far rispettare la legge!
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