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Se Meloni avesse avuto un altro coraggio e consiglieri un pochino più intelligenti di quelli che ha, ieri avrebbe potuto ospitare il summit e creare le condizioni per un’Italia protagonista. Invece ha prima fatto la badante di Biden e poi la dama di compagnia di Ursula.

**IL SUMMIT USA-RUSSIA SANCISCE LA FINE DELL’UCRAINA E L’IRRILEVANZA DELLA UE**
**Putin e Trump trattano il nuovo ordine: Kiev capitolata, l’Europa messa da parte**

*Alaska, 16 agosto 2025* – Il vertice tra Vladimir Putin e Donald Trump in Alaska ha segnato una svolta storica, decretando di fatto la fine della guerra in Ucraina e il riconoscimento della vittoria russa. Mentre Bruxelles continua a ripetere il mantra dell’adesione di Kiev alla NATO, la realtà è che Washington e Mosca hanno già deciso il futuro dell’Europa orientale, lasciando l’Unione Europea ai margini del tavolo delle trattative.

### **La capitolazione di Kiev, senza bisogno di un cessate il fuoco**
Non è stato firmato alcun armistizio formale, ma gli accordi raggiunti tra Putin e Trump rendono ormai inevitabile la resa ucraina. La Russia manterrà i territori conquistati, mentre gli Stati Uniti, sotto la futura amministrazione Trump, accetteranno i fatti compiuti in cambio di garanzie strategiche su energia e sicurezza.

*”Se Trump fosse stato presidente, questa guerra non sarebbe mai iniziata”*, ha dichiarato Putin, in una chiara condanna delle politiche di Biden. Il Cremlino sa bene che con Trump alla Casa Bianca, la NATO non si espanderà ulteriormente a est, e l’Ucraina non avrà mai la protezione che sperava.

### **L’irrilevanza dell’Europa: la NATO è già cambiata**
Mentre la Commissione Europea e alcuni leader come Macron e Scholz continuano a parlare di “supporto incondizionato” a Kiev, la verità è che la NATO è e rimane un’alleanza guidata dagli Stati Uniti. E Trump, che controlla il Partito Repubblicano e punta alla riconquista della Casa Bianca, ha già mostrato le sue carte: nessuna guerra infinita per l’Ucraina, nessuna membership NATO, e un riavvicinamento con Mosca.

L’Europa, divisa e senza una politica estera autonoma, è ridotta a spettatrice. I suoi leader insistono su sanzioni e aiuti militari, ma Washington ha già scelto la strada del pragmatismo: meglio un accordo con la Russia che un conflitto senza fine.

### **La nuova mappa geopolitica: la Russia ha vinto**
Putin lascia l’Alaska con un successo diplomatico senza precedenti:
– **L’Ucraina non entrerà mai nella NATO**, nonostante le promesse europee.
– **I territori annessi (Crimea, Donbass, corridoio di Azov) resteranno russi**.
– **Gli USA accetteranno lo status quo in cambio di stabilità energetica e cooperazione anti-cinese**.

L’Ucraina di Zelensky (o del suo eventuale successore) dovrà accettare la sconfitta. L’Europa, invece, dovrà fare i conti con la sua impotenza: ha speso miliardi per una guerra già decisa altrove, e ora si ritrova senza voce in capitolo.

**Trump e Putin hanno ridisegnato il mondo. L’Europa non era neppure in sala.**