No, gli europei di 3.000 anni fa non erano neri

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By V agosto 17, 2025 19:07

No, gli europei di 3.000 anni fa non erano neri

L’articolo condiviso su Focus afferma che i colori chiari di pelle, occhi e capelli sono diffusi in Europa da “solo” 3.000 anni, suggerendo che questa caratteristica sia emersa molto più recentemente di quanto si credesse in precedenza. Tuttavia, questa affermazione può essere confutata o quantomeno contestata sulla base di diverse evidenze scientifiche e considerazioni metodologiche.

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### 1. **Evidenze genetiche e archeologiche**
– Studi genetici su antichi resti umani, come quelli condotti su individui del Mesolitico e Neolitico, dimostrano che alcune varianti genetiche associate alla pelle chiara (ad esempio, il gene *SLC24A5*) erano già presenti in Europa almeno 8.000-10.000 anni fa. Queste varianti si diffusero ampiamente con l’arrivo degli agricoltori neolitici dal Medio Oriente.
– La mutazione *SLC45A2*, un’altra variante legata alla depigmentazione, era già presente in Scandinavia circa 7.700 anni fa, come dimostrato dall’analisi del genoma di individui della cultura di Motala.

### 2. **Selezione naturale e adattamento climatico**
– La pelle chiara è generalmente considerata un adattamento a latitudini più elevate, dove la minore esposizione alla luce solare richiede una maggiore efficienza nella sintesi della vitamina D. Questo processo di selezione naturale avrebbe richiesto migliaia di anni, rendendo improbabile una diffusione così recente (solo 3.000 anni fa).
– Se la pelle chiara fosse emersa solo 3.000 anni fa, non si spiegherebbe la sua presenza diffusa in popolazioni nordiche molto più antiche, come quelle dell’Età del Bronzo scandinava (circa 4.000-5.000 anni fa), dove la pigmentazione chiara era già prevalente.

### 3. **Problemi metodologici**
– L’affermazione potrebbe basarsi su un campione limitato di DNA antico o su una interpretazione restrittiva dei dati. La ricostruzione dei tratti fenotipici (come il colore della pelle) a partire dal DNA antico è complessa e dipende dalla disponibilità di campioni ben conservati e da modelli statistici che possono variare tra gli studi.
– Potrebbe esserci una confusione tra la diffusione “completa” dei tratti chiari in tutte le popolazioni europee e la loro prima comparsa. Mentre è possibile che alcune regioni europee abbiano visto una completa omogeneizzazione di questi tratti in tempi più recenti, ciò non implica che i tratti stessi siano emersi solo allora.

### 4. **Contesto storico e migrazioni**
– Le migrazioni indoeuropee (ad esempio, la cultura Yamnaya) avvenute tra 5.000 e 4.500 anni fa potrebbero aver introdotto o rafforzato alcune varianti genetiche legate alla pelle chiara in Europa. Tuttavia, queste varianti erano già presenti in alcune popolazioni precedenti, come dimostrato dai dati genetici.

### Conclusione
L’affermazione che i colori chiari di pelle, occhi e capelli siano diffusi in Europa da soli 3.000 anni appare eccessivamente semplificata e contraddice numerosi studi genetici che collocano l’origine e la diffusione di questi tratti in un arco temporale molto più ampio (tra 8.000 e 5.000 anni fa). È possibile che l’articolo si riferisca a una specifica fase di omogeneizzazione di questi tratti in certe regioni, ma la sua formulazione rischia di fuorviare il pubblico sulla reale cronologia di queste caratteristiche. Per una comprensione accurata, è essenziale consultare fonti scientifiche primarie e considerare l’intero contesto delle evidenze genetiche e archeologiche.

INOLTRE, PELLE CHIARA NON SIGNIFICA CHE IN PRECEDENZA FOSSE NERA MA PIÙ SCURA
L’idea che gli antichi europei avessero la pelle “nera” prima dell’evoluzione di tonalità più chiare è una semplificazione errata, spesso derivante da interpretazioni imprecise dei dati genetici e da una visione binaria del colore della pelle. O, peggio, da motivazioni politiche che vogliono assimilarci a popolazione estranee.

### **Perché “più scura” non significa “nera”?**
1. **Gradiente di pigmentazione**
– La pelle umana non è divisa in categorie fisse (bianco/nero), ma esiste un continuum di tonalità legato alla quantità di melanina.
– Gli europei pre-neolitici (cacciatori-raccoglitori) avevano probabilmente una pelle **moderatamente scura**, simile a quella delle popolazioni mediorientali odierne o dell’Asia centrale, non necessariamente equiparabile a quella delle popolazioni subsahariane.
– Studi sul DNA antico (es. l’uomo di Cheddar, risalente a 10.000 anni fa) suggeriscono una pelle da **olivastra a marrone chiaro**, non “nera” in senso stretto.

2. **Adattamento progressivo**
– La depigmentazione in Europa è stata un processo graduale, legato alla selezione di varianti genetiche (*SLC24A5*, *SLC45A2*, *TYRP1*) che riducono la melanina.
– Queste mutazioni non trasformarono la pelle da “nera” a “bianca” in un colpo solo, ma la schiarirono in fasi successive, con differenze regionali.

3. **Esempi concreti**
– **Uomini di La Braña (Spagna, 7.000 anni fa)**: pelle scura, occhi azzurri (combinazione oggi rara).
– **Agricoltori neolitici (6.000 anni fa)**: pelle più chiara dei cacciatori-raccoglitori, ma ancora più scura degli europei moderni.
– **Età del Bronzo (4.000 anni fa)**: la pelle chiara diventa dominante, ma con sfumature diverse tra Nord e Sud Europa.

### **Perché l’equivoco “nera vs. bianca”?**
– **Sensazionalismo mediatico**: Alcuni titoli hanno esagerato le conclusioni degli studi per attirare l’attenzione (es. “I primi britannici erano neri”).
– **Mancanza di contesto**: Il colore della pelle antica viene spesso discusso senza spiegare le sfumature geografiche e temporali.

### **Conclusione**
Gli europei preistorici avevano una pelle **più scura rispetto a oggi**, ma non “nera” nel senso subsahariano. La transizione verso tonalità chiare è avvenuta in millenni, con tempi e modalità diverse tra Nord e Sud Europa. Dire che 3.000 anni fa la pelle chiara “si è diffusa” è inaccurato: era già presente da tempo, ma probabilmente non ancora universalmente dominante come oggi.

**Fonte attendibile**: Lo studio di David Reich (Harvard) e altri lavori su *Nature* o *Science* mostrano che la pelle chiara europea è il risultato di un mosaico genetico, non di un cambiamento recente e improvviso.

Inoltre il colore della pelle è solo un aspetto secondario di differenze razziali molto più profonde a livello strutturale.

No, gli europei di 3.000 anni fa non erano neri ultima modifica: 2025-08-17T19:07:46+00:00 da V
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By V agosto 17, 2025 19:07
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1 Comment

  1. Lupo agosto 18, 06:31

    Focus sono tutte STRONZATE.

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