Titolare del locale devastato dai migranti: “Viviamo nel terrore, lo Stato ci ha abbandonati
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**PRATO, NOTTE DI TERRORE AL “RED LION”:
LA VIOLENZA SENZA CONTROLLO DEGLI IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE**
*Titolare del locale devastato: “Viviamo nel terrore, lo Stato ci ha abbandonati”*
**PRATO, 18 agosto 2025** – Un’ondata di violenza inaudita si è abbattuta sul “Red Lion” di Mercatale, storico locale di Prato, nell’ultima di una lunga serie di aggressioni che stanno trasformando la città in una zona di guerra. Un branco di giovani nordafricani di seconda generazione, già noti alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, ha scatenato il caos utilizzando bottiglie di vetro prese dai cassonetti della raccolta differenziata come armi improprie.
Il titolare, visibilmente scosso, racconta con voce tremante i momenti di terrore vissuti: “Erano fuori controllo, hanno distrutto tutto ciò che trovavano davanti. Questi non sono ragazzi, sono belve che si nutrono della nostra paura”. La sua denuncia si trasforma in un grido d’aiuto: “Ho una famiglia, dei dipendenti che temono per la loro incolumità. Fino a quando dovremo sopportare?”
“Abbiamo subito un’altra aggressione da parte di un gruppo di individui di origine nordafricana, ben noti all’autorità giudiziaria, che ci ha assaltati con bottiglie di vetro prese dalla campana di raccolta posta sulla strada, con una violenza inaudita” pic.twitter.com/XjqhELhqOa
— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 18, 2025
Fratelli d’Italia scaglia un duro attacco all’amministrazione comunale, accusata di immobilismo: “Mentre la sindaca Lucarini continua a parlare di dialogo e integrazione, i commercianti di Prato vivono sotto assedio. È ora di schierare la Polizia Municipale in supporto alle forze dell’ordine e di istituire posti di blocco permanenti nei quartieri a rischio”.
I dati forniti dalle forze dell’ordine dipingono un quadro allarmante: negli ultimi dodici mesi si è registrato un aumento del 40% delle aggressioni a locali commerciali, con l’80% degli episodi riconducibile a giovani nordafricani di seconda generazione. Il paradosso più amaro? Nonostante i numerosi precedenti penali, nessuno di questi individui è mai stato espulso dal territorio nazionale.
La sindaca Lucarini ha annunciato di aver scritto alla Prefettura chiedendo interventi straordinari, ma molti cittadini rispondono con scetticismo a queste promesse. “Sono le stesse parole che ascoltiamo da anni, mentre la situazione peggiora giorno dopo giorno”, commenta amaro un commerciante della zona.
Prato è una città allo stremo, dove la rabbia dei cittadini cresce in maniera esponenziale. “Se lo Stato non è in grado di garantire la nostra sicurezza, saremo costretti a farlo da soli”, avvertono alcuni residenti, pronti a organizzare forme di autodifesa. Il clima è teso, la paura palpabile, la voglia di normalità sempre più forte.
**#PratoNonResistePiù**
**#BastaViolenze**
**#VogliamoSicurezza**
Stato fallito, incapace di difendere i cittadini itaniani!
Ci fosse gente come Adolf, saprebbero come trattare i maranza e merdaglia affine!
Fanculo!