Maranza spezzano tre dita a ragazzina, massacrano 17enne

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By V agosto 19, 2025 23:10

Maranza spezzano tre dita a ragazzina, massacrano 17enne

**LA RIVIERA DEL TERRORE: COSÌ I MARANZA DI SECONDA GENERAZIONE STERMINANO LA NOSTRA ESTATE**

**NUMANA –** Non hanno né patria né onore. Sono figli di nessuno, allevati dal nulla, armati di disprezzo e di motorini rubati. I “maranza” – questa genia di seconda generazione che dovrebbe essere grata all’Italia e invece le sputa in faccia – hanno rotto le dita a una ragazzina e trasformato la Riviera in un incubo. Ferragosto è stato il loro rito di iniziazione: prima il pestaggio del 17enne che difendeva l’amico, poi la roulette russa sui marciapiedi affollati di turisti.

Erano in tre, senza casco, su un motorino. Non sfrecciavano: procedevano lentamente, come sciacalli che scelgono la preda. Hanno puntato una minorenne che camminava tranquilla sulla litoranea di Marcelli di Numana e le hanno schiacciato i piedi con la ruota. Tre dita spezzate, urla di dolore, corsa in ospedale. Il brivido del Ferragosto finito nel gesso e nella paura.

I carabinieri sanno chi sono. Under 18, tutti. Giovanissimi nel visbo, vecchissimi nell’anima. Il sindaco Gianluigi Tombolini ha ammesso la verità: sono bande che arrivano da fuori comune, si danno appuntamento qui per fare razzia di emozioni violente. Due adulti hanno provato a fermarli urlando: sono scappati per paura di essere picchiati. Perché questi non sono ragazzini che fanno bravate: sono criminali in formazione che sanno di essere intoccabili.

Perché lo sono. Perché sono minorenni. Perché sono figli di quell’immigrazione senza regole che li ha partoriti e abbandonati nelle periferie del risentimento. Perché lo Stato italiano, invece di dar loro disciplina e confini, ha offerto solo bonus e indulgenza.

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Il risultato lo vediamo ogni giorno: parchi per bambini trasformati in latrine a cielo aperto, tavole da surf rubate in piazzetta, laser puntati negli occhi degli automobilisti, gare notturne che terrorizzano i residenti. A Castelfidardo, a Osimo, ovunque. Una generazione perduta che sfoga la sua noia nella prevaricazione, perché nessuno ha mai insegnato loro il significato della parza “rispetto”.

E i genitori? Dove sono i genitori di questi energumeni? Probabilmente a contarli soldi dei contributi statali, o a giustificare i figli con la scusa della “povera gioventù”. Ma la povertà qui non c’entra nulla: c’entra la cattiveria pura, l’odio genetico per tutto ciò che è ordine, bellezza, pace sociale.

Basta. Basta con le scuse. Basta con i “sono solo ragazzini”. Chi schiaccia i piedi a una ragazzina fino a spezzarle le dita non è un ragazzino: è un criminale. Chi punta un laser negli occhi degli automobilisti non sta scherzando: sta tentando di uccidere. Chi ruba e devasta non ha bisogno di psicologi: ha bisogno del carcere minorile.

Serve una risposta di ferro. Servono ronde cittadine che pattuglino le spiagge di notte. Serve l’espulsione per tutta la famiglia se il minore commette reati gravi. Serve il lavoro obbligatorio nei cantieri invece delle vacanze al mare.

Perché ogni dito rotto di una ragazzina italiana è un pezzo di futuro che si spezza. E ogni maranza che se la cava è un segnale che l’Italia è moribonda.

Maranza spezzano tre dita a ragazzina, massacrano 17enne ultima modifica: 2025-08-19T23:10:09+00:00 da V
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By V agosto 19, 2025 23:10
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