Senegalese stupra due ragazze a Milano dopo averle drogate

V
By V agosto 20, 2025 11:23

Senegalese stupra due ragazze a Milano dopo averle drogate

**MILANO, LA NOTTE DELL’ORRORE: COSÌ LO STUPRATORE SENEGALESE AVVELENAVA LA MOVIDA**

**MILANO –** Si chiama Gbl. È la droga dello stupro, l’arma silenziosa che cancella la volontà, spegne la coscienza, trasforma le ragazze in bambole inerti. Trecento grammi sono stati trovati in casa di lui, un senegalese di 35 anni che lavorava nelle discoteche più trendy di Milano, tra Brera e Garibaldi. Trecento grammi di inferno liquido, abbastanza per distruggere decine di vite. E chissà quante ne ha già distrutte.

Le vittime – per ora – sono due. Una collega, l’altra una ragazza incontrata in discoteca. Non si conoscono tra loro, ma condividono lo stesso incubo: una serata apparentemente normale, un drink, un vuoto di memoria, e poi il risveglio con il corpo violato e l’anima in pezzi. Entrambe denunciano di essere state stuprate mentre erano sotto l’effetto di quella sostanza che lui, il mostro, somministrava di nascosto.

VERIFICA NOTIZIA


La prima denuncia era stata archiviata per “mancanza di riscontri”. La solita storia: lei troppo confusa, lui troppo abile, le prove troppo poche. Poi è arrivata la seconda ragazza, con lo stesso racconto, le stesse ferite, lo stesso nome. L’uomo che collabora con i locali più in vista della movida milanese. L’uomo che forse è un PR, forse una guardia, forse un semplice cameriere. L’uomo che ha il permesso di stare in Italia, di lavorare, di mescolarsi ai nostri figli come un lupo in mezzo alle pecore.

Ora è in carcere, si proclama innocente, dice che erano rapporti consenzienti. Ma trecento grammi di Gbl in casa non mentono. Trecento grammi di droga dello stupro urlano la verità: questo non è un immigrato che cerca lavoro, è un predatore che cerca prede.

E mentre lui aspetta il processo in cella, una domanda brucia: quanti altri come lui stanno lavorando nelle nostre discoteche? Quanti altri hanno in tasca la “droga dello stupro” pronta per essere versata in un bicchiere? Quante altre ragazze si sveglieranno domani con un vuoto nella memoria e un dolore nell’anima?

Milano è malata. La sua movida è diventata una trappola mortale, un mercato della carne umana dove le italiane sono le merci e gli immigrati sono i cacciatori. E lo Stato cosa fa? Distribuisce permessi di soggiorno, finanzia l’integrazione, chiude un occhio su chi viene qui non per lavorare ma per violentare.

Basta. Basta con questa follia. Chi lavora a contatto con il pubblico deve essere controllato, verificato, monitorato. Chi viene trovato in possesso di droghe dello stupro deve essere condannato all’ergastolo e poi espulso. Chi stupra deve essere castrato chimicamente.

Perché ogni ragazza stuprata è un pezzo di futuro che muore. E ogni immigrato violentatore che rimane in Italia è una condanna a morte per la nostra sicurezza.

**PS:** Quella bottiglia di Gbl sequestrata a Sesto San Giovanni è solo la punta dell’iceberg. Il mostro è solo uno dei tanti. E finché non ammetteremo che l’immigrazione incontrollata è un cancro, il sangue delle nostre figlie continuerà a scorrere.

Senegalese stupra due ragazze a Milano dopo averle drogate ultima modifica: 2025-08-20T11:23:44+00:00 da V
V
By V agosto 20, 2025 11:23
Write a comment

1 Comment

  1. S.C. agosto 20, 14:46

    La morale è sempre la stessa lontane dai baluba, non dategli confidenza poi ne pagate le conseguenze. Volete capirlo che il più sano ha la rogna? E sono stato buono.

    Reply to this comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*