Spacciatori afroislamici spargono sangue sul sagrato della chiesa
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**Chiese Profanate e Morte Sparsa: gli Spacciatori Afroislamici Devastano Marghera, mentre i Bengalesi Vogliono Moschee con la Complicità dei Politici!**

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Marghera è un campo di battaglia, e le nostre chiese, simboli sacri della nostra fede, sono trasformate in basi per spacciatori afroislamici che seminano morte e degrado. Mercoledì 20 agosto 2025, l’ennesimo episodio di violenza ha macchiato il piazzale della chiesa di San Michele Arcangelo: una rissa tra pusher, culminata in un accoltellamento, ha lasciato sangue, siringhe e rifiuti a profanare gli scalini sacri. Due nigeriani hanno aggredito un loro connazionale con urla, pugni e coltellate, fuggendo poi verso l’hotel Alla Bianca, lasciando dietro di sé un teatro di orrore. Il parroco, don Mauro Haglich, è costretto ogni mattina a ripulire questo scempio, mentre la comunità vive nel terrore.
Questo non è un episodio isolato, ma una routine quotidiana. Il piazzale della chiesa, un tempo luogo di preghiera e pace, è diventato il punto d’incontro prediletto di tossicodipendenti e spacciatori. Alle 17:30 i drogati si alzano dai bivacchi, vanno a mangiare alla mensa di via Beccaria e poi tornano, mentre alle 18:15 arrivano i nigeriani con le loro dosi pronte, organizzando un mercato della morte con precisione militare. Via Rizzardi è il loro prossimo snodo, ma il cuore del male batte davanti a San Michele. Residenti come Roberto Basso e Gianluca Agostini denunciano un copione che si ripete senza sosta, documentando e segnalando, ma ricevendo solo minacce in cambio. “Ci riconoscono e ci tengono d’occhio,” dicono, esasperati.
La situazione è fuori controllo: i cantieri per la nuova Questura hanno spostato qui una quindicina di spacciatori, trasformando la piazza in un ring per regolamenti di conti. Peggio ancora, la chiesa ospita un centro estivo, e i bambini corrono ignari sopra siringhe e stagnole, esposti a un pericolo mortale. Decine di esposti all’assessore alla Sicurezza Pesce per telecamere e maggiore controllo sono caduti nel vuoto, mentre l’ex Cral di fronte è di nuovo occupato abusivamente da sbandati. E come se non bastasse, proprio in queste zone i bengalesi, con la complicità vergognosa di politici locali, stanno spingendo per costruire moschee, un ulteriore affronto alla nostra identità cristiana e alla sicurezza dei cittadini!
Questi spacciatori afroislamici non solo disprezzano le nostre leggi, ma profanano i nostri luoghi di culto, usando le chiese come basi per diffondere droga e violenza. Il sangue sulle scale di San Michele non è solo un simbolo di crimine, ma di un’Italia che si arrende, lasciando i suoi simboli sacri in mano a chi li calpesta, mentre i politici locali, venduti a interessi stranieri, favoriscono l’invasione culturale con progetti di moschee. Basta con questa tolleranza! Chiediamo l’espulsione immediata di questi criminali, la chiusura dei centri che li ospitano, la fine della complicità politica e la difesa dei nostri luoghi di fede. Se non agiamo, le nostre chiese diventeranno cimiteri di speranza e le moschee il sigillo di una conquista. Sveglia, prima che sia troppo tardi!
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