Leoncavallo sgomberato dopo 31 anni: Sala si lamenta di non essere stato avvisato
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**Milano, sgomberato il Leoncavallo dopo 31 anni: Meloni, “Legalità ripristinata”. Sala protesta: “Non avvisato”**
Milano, 21 agosto 2025 – Questa mattina, alle 9, le forze dell’ordine hanno sgomberato il centro sociale Leoncavallo, occupato abusivamente per 31 anni in via Watteau. L’operazione, inizialmente programmata per il 9 settembre, è stata anticipata senza alcun preavviso per evitare che gli occupanti potessero organizzare resistenze, una decisione che ha scatenato le proteste del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per non essere stato informato.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha celebrato l’intervento: “In uno Stato di diritto non esistono zone franche. Oggi a Milano ha trionfato la legalità”. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha aggiunto: “Abbiamo ristabilito l’ordine in un’area sottratta per troppo tempo alla collettività”. Anche il vicepremier Matteo Salvini ha commentato con soddisfazione: “Dopo decenni di illegalità, si cambia. Milano merita rispetto delle regole”.
L’anticipazione dello sgombero, condotta con un imponente dispiegamento di forze dell’ordine in tenuta antisommossa e blindati, ha garantito un’operazione rapida e senza incidenti significativi. La scelta di non comunicare preventivamente la data, secondo fonti governative, è stata cruciale per prevenire disordini e assicurare il successo dell’intervento.
Tuttavia, il sindaco Sala ha espresso forte disappunto per essere stato tenuto all’oscuro: “È inaccettabile che il Comune non sia stato informato. Il Leoncavallo è parte della storia di Milano, e un’operazione di questa portata meritava un coordinamento con l’amministrazione locale”. Sala ha criticato la mancanza di dialogo, sottolineando che una comunicazione preventiva avrebbe potuto favorire un approccio più condiviso, pur riconoscendo la necessità di rispettare la legalità.
Il Leoncavallo, occupato dal 1994 dopo una lunga storia iniziata nel 1975, è stato a lungo considerato una “zona franca” al di fuori della legge. Nonostante le proteste di gruppi come Le Mamme del Leoncavallo, che hanno definito lo sgombero una perdita culturale, le autorità ribadiscono che nessun spazio può essere sottratto alla legalità. “Milano appartiene ai cittadini, non a chi occupa abusivamente”, ha dichiarato Piantedosi.
L’operazione segna un punto di svolta per la città, con l’edificio di via Watteau che potrà ora essere recuperato per un uso legale e al servizio della collettività. Tuttavia, la polemica sollevata da Sala evidenzia tensioni tra governo centrale e amministrazione locale, lasciando aperto il dibattito sul futuro di spazi come il Leoncavallo e sulla gestione della sicurezza urbana.
In uno stato di diritto negri beduini ladri. Spacciatori parassiti ed assassini. Non dovrebbero entrare e se entrati andrebbero com la forza rimandati dall africa da dove vengono
In uno stato di diritto…..!
Solita frasettina cazzoeffetto, inutile e vuota come la scemarella che l ha pronunciata