Sgomberare le 1.000 moschee abusive come il Leoncavallo

L’Italia è al collasso sotto il peso di un’Islamizzazione selvaggia che minaccia la nostra identità! Moschee abusive, disseminate in ogni angolo del Paese – stimate tra 800 e 1.200, secondo fonti indipendenti – sono diventate roccaforti di un’invasione culturale, spesso gestite da comunità islamiche regolari che sfruttano la nostra tolleranza. Basta! È ora che il governo agisca con la stessa fermezza usata contro il centro sociale abusivo Leoncavallo a Milano, sgomberato con decisione, e prenda esempio dall’ex sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che ha osato chiudere centri islamici abusivi per difendere la propria città.

Questi covi illegali, nascosti in garage, magazzini e scantinati, non sono solo un affronto alla legge, ma un simbolo di sottomissione. A Monfalcone, Cisint ha dimostrato che si può resistere: vietando usanze estranee e chiudendo moschee abusive, ha protetto la sua comunità dall’islamizzazione forzata. Eppure, mentre il Leoncavallo è stato smantellato senza esitazione, le moschee abusive prosperano, finanziate da flussi migratori incontrollati e tollerate da un governo cieco. È un’umiliazione nazionale!

L’Italia non può più chinare la testa. Chiediamo lo sgombero immediato di tutte le moschee abusive, come fatto con il Leoncavallo, e l’espulsione di chi le gestisce. Il governo deve seguire l’esempio di Cisint, imponendo controlli ferrei e bloccando l’immigrazione islamica regolare che alimenta questa invasione. Se non agiamo, le nostre città diventeranno colonie di un culto estraneo, e la nostra cultura sarà cancellata. Sveglia, prima che sia troppo tardi!

Sgomberare le 1.000 moschee abusive come il Leoncavallo ultima modifica: 2025-08-21T13:07:45+00:00 da V