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IL terrorismo woke uccide i bambini normali perché odia la normalità. IL loro obiettivo era manipolare le menti per imporre un mutamento della società verso la propria perversione. Se la società si oppone, allora passano alla sua eliminazione. O il normale diventa come loro o lo eliminano. Non vogliono che qualche esempio ricordi loro che sono anormali e pervertiti.

Minneapolis, il 20enne Robin Westman, attivista Lgbt, è entrato in una chiesa, mentre si stava svolgendo una messa, e ha iniziato a sparare ai presenti con un fucile.

Il primo bilancio è di 2 bambini morti e 17 feriti.

Prima dell’attacco, Westman ha pubblicato un video dove… pic.twitter.com/xUgP68syr5

— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 27, 2025

**Massacro a Minneapolis: 23enne transgender scatena l’orrore in una chiesa cattolica, due bambini uccisi. L’FBI: “Crimine d’odio contro i cristiani”**

*Minneapolis, 27 agosto 2025* – Un atto di pura barbarie ha devastato la comunità di Minneapolis, dove Robin Westman, un 23enne transgender, ha aperto il fuoco durante una messa scolastica alla Annunciation Catholic Church, uccidendo due bambini di 8 e 10 anni e ferendo 17 persone, tra cui 14 minori. L’FBI ha classificato l’attacco come un crimine d’odio contro i cattolici, alimentato da un’ideologia di disprezzo verso i cristiani e i valori tradizionali. Westman, morto suicida dopo la strage, ha lasciato un video e un manifesto che rivelano un’ossessione patologica e un odio viscerale verso chi vive secondo la fede e la normalità.

### L’attacco: un assalto alla fede
Alle 8:30 di mercoledì mattina, durante la messa per l’inizio dell’anno scolastico, Westman ha fatto irruzione nel complesso della Annunciation Catholic School, sparando attraverso le finestre della chiesa su bambini e fedeli riuniti in preghiera. Due minori sono morti sul colpo, mentre 14 bambini e tre adulti, tra cui anziani, sono stati feriti, alcuni gravemente. Le porte della chiesa erano state barricate con assi di legno, un dettaglio che dimostra la premeditazione di un atto volto a massacrare chi rappresentava, per il killer, un simbolo di valori cristiani e di una società che rifiutava.

### Robin Westman: un profilo di odio
Robin Westman, nato Robert Paul Westman, aveva assunto un’identità transgender nel 2019, cambiando legalmente il suo nome. Cresciuto a Richfield, un sobborgo di Minneapolis, aveva frequentato la stessa scuola cattolica dove ha compiuto la strage. Sua madre, Mary Grace Westman, ex segretaria della scuola, aveva lasciato l’incarico nel 2021, e alcuni ipotizzano che il risentimento familiare abbia alimentato l’odio di Westman verso la comunità cattolica.

Il video di 11 minuti pubblicato da Westman su YouTube prima dell’attacco (ora rimosso) è un concentrato di delirio e ostilità. Mostrando un arsenale di armi, il killer ha riversato insulti contro i cristiani, deridendo la loro fede con frasi come “Where is your God?” e inneggiando a una vendetta contro chi vive secondo valori tradizionali. Il manifesto scritto a mano, pieno di riferimenti a stragi passate e a figure come Adam Lanza, rivela un’ossessione per la violenza e un disprezzo per ciò che Westman percepiva come “normale”. Le sue parole trasudano odio per una società che non accettava la sua visione distorta del mondo.

### L’FBI: un attacco ai cristiani
L’FBI, sotto la guida di Kash Patel, ha confermato che l’attacco è stato un atto di terrorismo domestico motivato dall’odio verso i cattolici. “Questo non è solo un crimine, è un assalto alla fede e ai valori che tengono unita la nostra comunità,” ha dichiarato Patel. Le indagini hanno rivelato che Westman aveva pianificato l’attacco con cura, disegnando mappe della chiesa e preparando barricate per massimizzare il danno. Il suo odio non era casuale: era un’aggressione mirata contro chi rappresenta la normalità, la famiglia e la religione.

### La comunità sotto shock
La Annunciation Catholic School, un pilastro della comunità locale, è ora avvolta dal lutto. “Questi bambini stavano pregando, erano innocenti,” ha detto il sindaco Jacob Frey, visibilmente scosso. L’arcivescovo Bernard Hebda ha chiamato la comunità a unirsi nella preghiera, mentre Papa Leone XIV ha espresso il suo dolore per l’attacco. La scuola, che accoglie bambini dalla materna all’ottavo grado, è diventata il simbolo di una ferita profonda, inflitta da un individuo che disprezzava tutto ciò che essa rappresenta.

L’attacco di Westman non è un caso isolato, ma un segnale preoccupante di una crescente ostilità verso i cristiani e i valori tradizionali da parte di questi pervertiti che rifiutano la normalità. Il manifesto arcobaleno di Westman, con i suoi attacchi contro la fede e la società, riflette una mentalità che demonizza chi vive secondo principi morali radicati.

Mentre le famiglie piangono i loro bambini e i feriti lottano per sopravvivere, è tempo di dirlo chiaro: i pervertiti sono una minaccia alla nostra società. Chi crede di essere donna non è normale. Ha altri problemi che se non curati e invece assecondati portano ad autolesionismo o violenza contro il prossimo.