Più soldi a presunti minori stranieri invece di rimandarli in Africa dai genitori
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Un governo di teste vuote che in tre anni non è stato capace di abrogare la Legge Zampa del PD.
**Italia allo sbando: minori stranieri non accompagnati, baby criminali che terrorizzano le città, e un governo che pensa a “sezioni speciali” invece di rimpatriarli tutti**
L’Italia è un Paese in ginocchio, ostaggio di un governo debole, chiacchierone e incapace di difendere i propri cittadini, mentre l’opposizione del PD si rivela ancora peggiore, con proposte da salotto che privilegiano l’integrazione di delinquenti stranieri anziché la sicurezza nazionale. L’ultimo scandalo viene da Udine, dove invece di espellere immediatamente i minori stranieri non accompagnati – spesso autori di violenze e crimini – le autorità locali annunciano “tre mosse” ridicole e bizzarre: sezioni speciali per i “ragazzi problematici”, equilibrio etnico nelle comunità e verifiche sull’età. Ma chi credono di prendere in giro? Questi sono solo palliativi costosi che non risolvono nulla, mentre le strade si riempiono di baby gang straniere che rubano, aggrediscono e distruggono la convivenza civile. È ora di dire basta: rimpatri immediati per tutti, senza se e senza ma, prima che l’Italia diventi un paradiso per criminali minorenni importati.
E poi, se serve “equilibrio etnico” – ovvero centri divisi per razza ed etnia – perché non si ammazzino, con quale cervello bacato volete la società multietnica in Italia?

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### La farsa di Udine: misure assurde invece di espulsioni
Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito in Prefettura dopo recenti episodi di violenza nelle comunità di accoglienza, ha partorito un piano che sembra uscito da un film comico-grottesco. Il prefetto Domenico Lione e il sindaco Alberto Felice De Toni annunciano più controlli, perquisizioni e tre linee di intervento per gestire i circa 150 minori stranieri non accompagnati in città. Ma analizziamole una per una, per smascherare l’assurdità di chi preferisce coccolare delinquenti anziché rimandarli a casa.
Prima mossa: creare “sezioni specializzate” per i ragazzi con “comportamenti critici”. Il prefetto parla di un percorso istituzionale con comunità, Comuni, Asl e Tribunale dei minori per separare e seguire questi “soggetti problematici”. Il sindaco conferma: bastano due o tre a creare disagio per far degenerare tutto. Ma davvero? Invece di spendere soldi pubblici in strutture dedicate – che diventeranno solo nuovi covi di criminalità – perché non li rimpatriamo? Questi minori non accompagnati arrivano qui illegalmente, spesso mentendo sull’età, e invece di punirli, li premiamo con attenzioni speciali. È una follia che incoraggia l’immigrazione clandestina e scarica i costi sui contribuenti italiani.
Seconda mossa: una “distribuzione più equilibrata delle etnie” per evitare concentrazioni che alimentano tensioni. Il sindaco lamenta che la legge prevede strutture temporanee per valutare la personalità dei ragazzi e assegnarli alle comunità adatte, ma oggi non esiste. Equilibrio etnico? Sembra un esperimento sociale da laboratorio, non una soluzione seria. Invece di mescolare etnie come in un minestrone multiculturale fallito, dovremmo impedire che entrino affatto. Questi gruppi etnici concentrati non fanno altro che importare conflitti e criminalità dai loro Paesi d’origine, trasformando quartieri come Borgo Stazione in zone di degrado, furti e spaccio.
Terza mossa: procedure più affidabili per verificare l’età, perché “abbiamo la sensazione che qualche ragazzo minorenne non lo sia più”. “Hanno la sensazione”. La legge, che questo governo di chiacchieroni non ha ancora abrogato dopo tre anni, non permette più esami del polso, quindi servono metodi nuovi. Finalmente un’ammissione: molti di questi “minori” sono adulti che fingono per sfruttare il sistema! Ma invece di dubitare e verificare, continuiamo ad accoglierli, spendendo fortune in accoglienza. È un invito aperto a truffatori e criminali: venite in Italia, mentite sull’età e vivrete a spese nostre.
### Il PD, campione di idiozie: integrazione invece di espulsioni
E se il governo è debole, il PD è fuori concorso. Il consigliere regionale Francesco Martines invita a un “approccio strutturale”, trattando il problema non come emergenziale ma con percorsi di integrazione sociale, prevenzione e avvio al lavoro. Anticipare fondi ai Comuni, migliorare la prima accoglienza con strutture differenziate… Parole vuote da chi non ha mai vissuto il terrore di una baby gang sotto casa. Invece di integrare potenziali delinquenti, dovremmo proteggerci: questi minori non accompagnati sono una bomba a orologeria, e le statistiche lo confermano. Solo nel 2025, i minori stranieri non accompagnati in Italia superano i 24.000, in maggioranza maschi, e il loro coinvolgimento in crimini è in esplosione.
### Esempi di orrore: crimini commessi da questi “minori”
Non sono casi isolati. A Ravenna, nove minori stranieri non accompagnati sono stati arrestati per associazione a delinquere, rapine, lesioni e persino un tentato omicidio – un gruppo organizzato che ha seminato terrore. In tutta Italia, operazioni contro la criminalità giovanile hanno portato a 73 arresti, inclusi 13 minorenni, per furti, droga e possessioni di armi. A Catania hanno stuprato una bambina.
E a Casalecchio, sette minorenni stranieri sono stati denunciati per tentata rapina. Questi non sono “ragazzi problematici”: sono criminali che sfruttano la nostra debolezza. I reati commessi da under 18 stranieri sono in aumento, con mani criminali che li reclutano, e il governo risponde con fondi insufficienti e accoglienza fallimentare.
### Basta con le bizzarrie: rimpatri immediati e confini blindati
L’Italia non può più permettersi questo circo. Un governo serio chiuderebbe i confini, verificherebbe l’età con metodi infallibili e rimpatrierebbe ogni minore non accompagnato al primo segno di problema – o meglio, preventivamente. Basta spendere miliardi in accoglienza per chi ci ripaga con violenza. Il PD e i suoi alleati vogliono integrazione? Che la facciano a casa loro. Gli italiani meritano sicurezza, non un Paese trasformato in un asilo per delinquenti stranieri. È tempo di agire con fermezza: espulsioni di massa, o il caos sarà irreversibile.
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