Sconti di pena per gli stupratori: basta che siano stranieri
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**Emergenza stupratori immigrati: la giustizia italiana invita i predatori a violentare, azzeriamo l’immigrazione ora!**

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L’Italia è diventata un paradiso per stupratori immigrati, grazie a una giustizia che regala sconti di pena a criminali stranieri, mandando un messaggio chiaro: violentate pure, tanto non pagherete il prezzo! Come denunciato da varie fonti tra il 30 maggio e il 7 settembre 2025, i casi si accumulano in un’orgia di impunità: a Latina, un rumeno ha violentato una ragazzina davanti al fidanzato svenuto, ricevendo solo 7 anni e 4 mesi; a Monticello Conte Otto, un marocchino di 20 anni ha sequestrato e stuprato una 16enne per ore, condannato a soli 6 anni; a Pesaro, un bengalese ha offerto soldi alla vittima per patteggiare dopo lo stupro, e a Rapallo un branco di egiziani ha abusato di tre ragazze con uno sconto di pena. Persino nel caso Pamela Mastropietro, la difesa di Innocent Oseghale, nigeriano che l’ha fatta a pezzi, chiedeva uno sconto, mentre a Tivoli tre immigrati hanno picchiato a morte Alessandro Castellaccio, ottenendo solo 10 anni perché “lavorano”. È un insulto al sangue italiano!
La vergogna non si ferma: un pakistano che ha ucciso una donna a martellate ha avuto uno sconto per “disagio sociale”, e un altro stupratore africano, dopo aver già beneficiato del rito abbreviato, ha visto la pena ridotta a 4 anni a Locate Triulzi per aver violentato una ragazza. Le toghe, con queste sentenze ridicole, invitano di fatto gli immigrati a stuprare e uccidere, trasformando l’Italia in un mattatoio per le nostre donne. Questi predatori – rumeni, marocchini, bengalesi, egiziani, nigeriani – spesso di seconda generazione o arrivati con ricongiungimenti familiari, si sentono intoccabili, e il PD e i buonisti li proteggono con la loro retorica multiculturale, mentre i cittadini vivono nel terrore.
Basta con questa follia criminale! Chiediamo l’azzeramento immediato dell’immigrazione regolare islamica e di ogni altra provenienza a rischio, l’abolizione dei ricongiungimenti familiari e l’espulsione senza appello di ogni immigrato che delinque, di prima o seconda generazione. Le nostre donne e i nostri cittadini meritano giustizia, non di essere prede di mostri stranieri coccolati dalle toghe. Svegliamoci, patrioti: riprendiamoci l’Italia prima che diventi un cimitero di impunità e sangue!
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