Africano dopo stupro torna a festeggiare in centro accoglienza Papa Francesco
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# Stupro a San Zenone: Harouna Sangare, Maliano Sbarcato a Lampedusa, Violentata una 18enne Italiana e Tornato a Lavorare – Fuori Questa Feccia!

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San Zenone al Lambro, 12 settembre 2025, 02:00 – L’orrore ha un nome: Harouna Sangare, un 25enne maliano sbarcato a Lampedusa il luglio 2024, ha brutalmente violentato una 18enne italiana vicino alla stazione di San Zenone, per poi tornare serenamente nel centro accoglienza della onlus “Fratelli di San Francesco”. Questo parassita, identificato grazie al Dna sui vestiti della vittima e alle telecamere della struttura, l’ha aggredita la notte tra il 30 e il 31 agosto, trascinandola oltre un sottopassaggio, picchiandola e abusandone per umiliarla. La ragazza, sotto choc, ha descritto un uomo “di carnagione scura con capelli ricci”, e ora il suo incubo ha un volto: un immigrato che, con un permesso sussidiario del 29 luglio, ha trasformato la nostra terra in un bordello!
La dinamica è da brividi: la giovane, dopo una serata con la sorella, è stata assalita da Sangare, che l’ha afferrata e seviziata con violenza inaudita. Dopo il crimine, questo mostro è rientrato nella onlus di San Zenone, ripreso dalle telecamere, e poi trasferito a Milano, dove continuava a lavorare come se nulla fosse. I carabinieri di San Donato e il Nucleo investigativo, coordinati dalle pm Laura Pedio e Marina Parisi, lo hanno incastrato con il Dna del Ris di Parma, confermato da un tampone a tappeto. Il direttore della struttura lo ha riconosciuto, e le banche dati rivelano segnalazioni per maltrattamenti e lesioni: eppure, questo predatore era libero di colpire, protetto da un sistema che lo ha accolto.
Basta con questa invasione! Sangare, con moglie e figli, è il simbolo dei 200.000 clandestini che infestano i 10.000 centri accoglienza, sbarcati sotto il falso “blocco navale” di Meloni. Chiediamo la chiusura immediata di queste cloache, il rimpatrio di massa di questi parassiti, e l’espulsione di Sangare e della sua famiglia. Non è un “richiedente asilo”: è un violentatore che umilia le italiane! Le autorità lo hanno già portato in carcere, ma il governo continua a sbarcare altri duemila invasori: svegliatevi, o il sangue delle nostre donne ricadrà su di voi!
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