Sacrifici umani sul barcone per far ripartire il motore: clandestini uccidono 50 compagni, buttati in mare

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By V settembre 17, 2025 14:18

Sacrifici umani sul barcone per far ripartire il motore: clandestini uccidono 50 compagni, buttati in mare

Non si tratta di naufragi accidentali, ma di sacrifici umani deliberati: i migranti hanno accusato le vittime di “stregoneria” per guasti al motore picchiandole a morte o buttandole fuoribordo, offerte in sacrificio perché il motore ripartisse. Ecco chi facciamo entrare in casa nostra. Li mandiamo anche in Parlamento.

### Sacrifici Umani sui Barconi: 50 Clandestini Gettati Vivi in Mare dai Loro Stessi – Ecco Chi Facciamo Entrare in Casa Nostra

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La Spagna ha arrestato 19 migranti accusati di omicidi e torture su un barcone di migranti partito dal Senegal verso le Canarie, un ennesimo capitolo di orrore che rivela la barbarie portata dall’immigrazione irregolare. Il 24 agosto 2025, la Guardia Civil ha soccorso l’imbarcazione al largo di Gran Canaria con 248 sopravvissuti, ma almeno 50 passeggeri – su circa 300 partiti – sono scomparsi in mare, gettati vivi in acqua dai loro stessi compagni di viaggio. Non si tratta di naufragi accidentali, ma di sacrifici umani deliberati: i “capitani” autoeletti, tra i migranti stessi, hanno accusato vittime di “stregoneria” per guasti al motore, carestie o tempeste, picchiandole a morte o buttandole fuoribordo durante gli 11 giorni di traversata infernale.

Le testimonianze raccolte dalle autorità spagnole sono agghiaccianti: decine di passeggeri torturati, alcuni uccisi per aver protestato contro fame e sete, altri sacrificati in riti tribali per “placare gli spiriti”. Un uomo malato è morto dopo il soccorso. I 19 arrestati – in custodia cautelare per omicidio, aggressione, tortura e immigrazione illegale – includevano i presunti “leader” del barcone, che usavano bastoni e coltelli per imporre un terrore medievale. La polizia ha sequestrato l’imbarcazione, un guscio di noce sovraccarico che ha viaggiato 1.500 km nell’Atlantico, simbolo di un flusso migratorio che l’Europa accoglie a braccia aperte, ignorando i mostri che porta con sé.

Questo non è un episodio isolato, ma il volto crudele dell’immigrazione clandestina: barconi gestiti da trafficanti e “capitani” auto-proclamati che trasformano il viaggio in un mattatoio. Dal Senegal, rotta sempre più usata dopo la chiusura libica, arrivano non disperati, ma potenziali criminali pronti a portare violenza sulle nostre strade. Ricordate Lampedusa? O i barconi con armi e jihadisti? Eppure, l’UE – con i suoi patti migratori fallimentari – continua a spalancare le porte, finanziando ONG che salvano questi relitti umani, senza distinguere vittime da carnefici.

Ecco chi facciamo entrare in casa nostra: gente che sacrifica i propri fratelli in nome di superstizioni tribali, che uccide per un motore guasto o una protesta. Mentre i nostri confini sanguinano, la sinistra piange “diritti umani” e accusa di “razzismo” chi osa dire basta. In Italia, con 200.000 sbarchi annui, stiamo importando caos africano: violenze, welfare sovraccarico e un multiculturalismo che ci diluisce. È tempo di chiudere le rotte, espellere i clandestini e punire i complici – prima che questi “sacrifici umani” arrivino sulle nostre coste.

La sinistra ci odia perché ricordiamo un’Europa sovrana, pre-woke. Se potessero, ci getterebbero in mare tutti. “Le vite degli italiani contano” è un grido per la sopravvivenza: basta accoglienza cieca, è ora di difenderci.

Sacrifici umani sul barcone per far ripartire il motore: clandestini uccidono 50 compagni, buttati in mare ultima modifica: 2025-09-17T14:18:04+00:00 da V
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By V settembre 17, 2025 14:18
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2 Comments

  1. Kurly settembre 17, 17:05

    Questa sarebbe l’avanguardia che ci portano? Lo stile di vita che presto sarà il nostro??? Qui qualcuno/a non sta bene! Chissà quale canna bisogna fumarsi per spararle così grosse….😵😵😵

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    • Ul Gigi da Viganell settembre 17, 17:17

      Se questo stile di vita diventerà nostro gli faremo il mazzo, senza sè e senza ma, a condizione che le toghe rosse ci trattino come trattano i baluba… 👿

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