Se l’Italia ha un governo stanotte partono rastrellamenti di estremisti pro-Pal
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Lo Stato metteva in galera gente senza mascherina, ora vogliono darci ad intendere che non sono in grado di schiacciare questa feccia rosso-islamista?
### Se l’Italia ha un Governo, Stanotte Partono Rasrtrellamenti di Estremisti Pro-Pal Rossi e Islamisti in Centri Sociali e Organizzazioni Eversive!
L’Italia è sotto attacco, e il governo Meloni non può più restare a guardare: la guerriglia pro-Pal che oggi, 22 settembre, ha devastato Milano e altre città non è una protesta, ma un assalto eversivo orchestrato da estremisti rossi e immigrati islamici di seconda generazione, il braccio armato di Hamas e della Fratellanza Musulmana nel nostro Paese. A Milano, la Stazione Centrale è diventata un campo di battaglia: migliaia di manifestanti, guidati da sindacati estremisti e collettivi di sinistra, hanno cercato di sfondare i cordoni di polizia con pietre, fumogeni e spranghe, rompendo vetrate e paralizzando i treni. Il bilancio è drammatico: oltre 60 agenti feriti, 10 fermati, e migliaia di pendolari – lavoratori, studenti, malati diretti agli ospedali – presi in ostaggio da questa follia rossa-islamista. La premier Giorgia Meloni è stata durissima: “Violenze indegne, tutti devono condannarle senza ambiguità”. Ma le parole non bastano: se l’Italia ha un governo, stanotte devono partire retate di massa per smantellare i centri sociali, rastrellare le organizzazioni eversive e fermare i predicatori d’odio nelle moschee radicali che fomentano questa guerra contro l’Italia.
Il caos non si è fermato a Milano. Lo sciopero generale “per Gaza” ha paralizzato l’Italia intera: a Bologna, l’autostrada A14 è stata bloccata da 50mila manifestanti, con pneumatici incendiati e uova lanciate contro la polizia; a Roma, la Stazione Termini è stata invasa, con ritardi di ore per chi cercava cure mediche; a Genova e Marghera, i porti sono stati fermati, con idranti sparati contro i teppisti che gridavano “Intifada!”. I video su X mostrano la verità: una massiccia presenza di immigrati islamici di seconda generazione, radicalizzati in moschee come Viale Jenner – definita dagli USA “centrale di Al Qaeda” – che marciano con i “compagni” di estrema sinistra, un’alleanza rosso-islamista che usa la “causa palestinese” come scusa per importare il terrore di Hamas, responsabile del massacro di 1.200 israeliani il 7 ottobre 2023. Questi non sono manifestanti: sono milizie al soldo del jihad, finanziate da reti qatariote e sostenute ideologicamente da partiti come il PD, che con Elly Schlein chiede protezione per la “Flottiglia della Resistenza” di Hamas.
È un’emergenza nazionale: la sinistra ha trasformato gli immigrati musulmani – già il 30% in periferie come Quarto Oggiaro o San Siro – in un esercito di strada per le sue battaglie eversive, mentre tace sui salari da fame e il precariato aggravati dall’immigrazione incontrollata. Tra dieci anni, con la demografia galoppante, queste enclave diventeranno no-go zone, con stazioni e strade sotto assedio permanente. Meloni deve agire ora: retate immediate per arrestare i capi dei centri sociali, smantellare partiti di estrema sinistra e sigle complici, chiudere moschee jihadiste e azzerare i decreti flussi da paesi islamici, abrogando i ricongiungimenti familiari. Basta tolleranza: l’Italia non è Gaza, ma lo diventerà se non schiacciamo questo mostro rosso-islamista: e deve iniziare stanotte. Il governo dimostri di esistere, o la nostra libertà sarà la prossima vittima!
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