Arriva in Toscana nuovo Cpr per rimpatriare spacciatori e violentatori: il Pd protesta

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By V settembre 23, 2025 13:51

Arriva in Toscana nuovo Cpr per rimpatriare spacciatori e violentatori: il Pd protesta

### Nuovo CPR in Toscana: un passo avanti contro la criminalità straniera, ma serve di più – Espulsioni di massa dall’esercito

Finalmente una boccata d’ossigeno per gli italiani terrorizzati dalle piazze di spaccio e dalle aggressioni quotidiane. Secondo fonti del Viminale riportate dall’Adnkronos, il Ministero dell’Interno ha annunciato la realizzazione di un nuovo Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) in Toscana, dedicato specificamente agli immigrati irregolari che hanno commesso reati gravi. Non si tratta di un generico “centro di accoglienza”, ma di una struttura mirata al rimpatrio forzato di spacciatori di droga e violentatori sessuali – quegli elementi che infestano le nostre strade, seminando terrore tra i cittadini onesti.

La notizia è un segnale positivo, un’ammissione che il buonismo ha fallito e che è ora di agire con decisione. Come già avvenuto a Trento e in Emilia-Romagna, questo CPR sarà riservato a stranieri senza diritto di soggiorno, con precedenti penali specifici. L’idea è chiara: trattenere questi criminali – previa convalida del giudice – fino al rimpatrio, e permettere loro di andarsene prima se accettano di tornare nel loro Paese d’origine. È un passo nella direzione giusta, perché per troppo tempo abbiamo tollerato che questi predatori vivessero tra noi, protetti da cavilli burocratici e da una sinistra che piange per i loro “diritti umani” mentre le nostre donne e i nostri figli vivono nel terrore.

Ma attenzione: questo non basta. Un singolo CPR è una pezza su una ferita aperta che sanguina da anni. I reati commessi da immigrati irregolari – spaccio, stupri, aggressioni – sono un’epidemia che sta divorando l’Italia. Ricordiamo i casi recenti: da Sharon Verzeni uccisa da un sadico di seconda generazione a innumerevoli episodi di violenza nelle periferie, dove le “centrali di spaccio” sotto casa non sono più un’allarmistica esagerazione, ma una drammatica realtà. La risposta non può essere un centro qua e là, con procedure lente e rimpatri che durano mesi. Serve un’escalation: CPR dedicati sì, ma potenziati, e soprattutto espulsioni immediate, di massa, gestite con mano ferma.

Io appoggio con convinzione la creazione di questi CPR specializzati – anzi, ne vorremmo uno in ogni provincia, un network nazionale per isolare e rimandare a casa questi parassiti sociali. Ma andiamo oltre: ci vorrebbero CPR direttamente negli aeroporti militari, sotto il controllo esclusivo delle Forze Armate. Immaginate: niente più burocrazia civile, niente avvocati del gratuito patrocinio che allungano i tempi, niente fughe notturne o suicidi sospetti. I militari, con la loro disciplina ferrea, gestirebbero le strutture: arrivi via elicottero o convoglio blindato, identificazione lampo, e voli militari diretti verso i Paesi d’origine. Espulsioni di massa, non queste ridicole procedure individuali che ci costano milioni e lasciano i criminali liberi di colpire di nuovo.

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Il deputato Francesco Michelotti di Fratelli d’Italia lo ha detto chiaro e tondo: “Giani tutela spacciatori, noi i cittadini”. E ha ragione da vendere. Mentre il presidente uscente Eugenio Giani si strappa i capelli per il “benessere” di questi delinquenti nei CPR – come se il loro comfort fosse più importante della sicurezza delle famiglie toscane – Michelotti propone due CPR distinti: uno per i clandestini generici, uno per gli spacciatori. È una visione concreta, che mette al primo posto la tutela delle persone oneste, non dei criminali. “La sicurezza è al primo posto”, tuona, e promette che la realizzazione sarà il primo impegno se FdI vincerà. Siete al governo da tre anni, il PD fa schifo e deve perdere, ma il tempo delle parole per voi è finito.

Basta con le mezze misure! L’Italia non è un campo profughi, non è un albergo per violentatori. Ogni giorno che passa senza espulsioni di massa è un giorno in cui un italiano rischia la vita per colpa di chi non ha mai voluto integrarsi, ma solo sfruttare. I CPR negli aeroporti militari sarebbero la soluzione ideale: efficienti, inesorabili, senza pietà per chi ha scelto la via del crimine. Gestiti dai militari, garantirebbero ordine, rapidità e zero tolleranza per le fughe o le proteste. Voli settimanali carichi di rimpatriati, diretti verso Africa, Asia o dovunque provengano questi elementi. E per i recidivi? Catene ai polsi e decollo immediato, senza storie.

Questa notizia dal Viminale è un buon inizio, ma è solo l’antipasto. È tempo che il governo vada all-in: più CPR, sì, ma con il pugno di ferro dell’esercito. I cittadini toscani – e tutti gli italiani – non meritano altro che la pace nelle loro strade. Espelliamoli tutti, in massa, e ridiamo all’Italia la sua sovranità. Altrimenti, il mostro che abbiamo creato continuerà a divorarci vivi.

Arriva in Toscana nuovo Cpr per rimpatriare spacciatori e violentatori: il Pd protesta ultima modifica: 2025-09-23T13:51:53+00:00 da V
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